S.Cristina vuole il trenino tra Monte Pana e Saltria
Il progetto prevede un tracciato di 7 chilometri a circa 1800 metri di quota Eliminata la stazione intermedia. Attualmente la zona è servita solo da bus
SANTA CRISTINA. Santa Cristina ci riprova. Dopo anni di polemiche e divergenze varie - tra l'altro c'era stato il parere contrario del consiglio comunale di Castelrotto che aveva respinto il progetto di collegamento con una seggiovia, e una stazione intermedia, fra Monte Pana e Saltria - adesso è arrivato un progetto che prevede la realizzazione di un trenino che possa collegare le due località e completare l'allacciamento con il Sella Ronda. Il trenino dovrebbe correre per una lunghezza di circa 7 chilometri e non avrebbe una stazione intermedia. Il progetto di massima è stato già discusso in consiglio comunale ed il sindaco Moritz Demetz ha dato tempo fino alla fine del mese perchè le varie associazioni possano esprimere un loro parere. La Lya por le usances si troverà lunedì sera per valutare il progetto. «Diciamo che quella del trenino è la soluzione meno peggiore fra quelle proposte nel corso degli anni. Valuteremo a fondo il problema e poi faremo sapere il nostro pensiero - dice il presidente dell'associazione Engelbert Mauroner - Posso solo dire che rispetto alla seggiovia il trenino è indubbiamente meglio anche se corre in una zona intorno ai 1800 metri di quota. Il fatto che non sia prevista una stazione intermedia è un altro punto a favore rispetto al progetto della seggiovia. Ma sono diverse le nostre perplessità in merito al collegamento. Le valuteremo assieme ad altri soci nella serata di lunedì e poi le presenteremo al Comune nel rispetto di quanto deciso dal consiglio». Il Consorzio esercenti impianti a fune Val Gardena - Alpe di Siusi nel 2014 aveva inviato una lettera ai sindaci di Castelrotto e di Santa Cristina in Gardena nonché girata per conoscenza anche ai “colleghi” di Ortisei e Selva,.Nella lettera si sollecitava la realizzazione quanto prima possibile del discusso collegamento fra Monte Pana (Santa Cristina) e Saltria (Alpe di Siusi). Accanto all’appello veniva sottolineato per l’ennesima volta che il tracciato del nuovo progetto, commissionato già nel 2002 dalla società Montalp che riunisce 19 società di impiantisti sia gardenesi e che “siusini”. sarà in massima parte “occultato” dal bosco, ben lontano da due zone ritenute delicate quali Plan de Cunfin e la Valle di Jander col suo torrente. «Le due zone sono da sempre motivo di una netta ostilità da parte di protezionisti ed enti di tutela, nel cui ambito persisterebbe una visione ormai superata dal nuovo progetto, per cui l’ostilità non avrebbe più alcuna ragion d’essere», aveva scritto il Consorzio. Il collegamento a fune con una seggiovia era stato respinto (a sorpresa) dal consiglio di Castelrotto e quindi anche dalla Provincia che aveva richiesto una visione completa con osservazioni e proposte relative al “Piano di settore impianti di risalita piste da sci» . Perchè c'è tanta urgenza per l’impianto Saltria-Pana? «Semplicemente - dicono gli impiantisti - perché i due comprensori dell’Alpe e della Val Gardena rischiano l’isolamento con impianti in perdita, e quindi questo progetto sarebbe ideale per tenere il passo con la concorrenza. Lo confermano anche le pressanti richieste della clientela, che non si accontenta più del bus, che oltre a inquinare la zona attraversata, costringe gli sciatori a faticosi e macchinosi trasferimenti con bimbi, se parliamo di famiglie, e sci in spalla. L’impianto invece creerebbe una sorta di osmosi fra le due zone nei due sensi, in sostanza uno scambio “fifty-fifty” che riguarderebbe comunque due categorie differenti: se guardiamo tenicamente con l’occhio dello sciatore, infatti, l’Alpe offre piste soft, la Gardena è soprattutto per provetti. Quindi il collegamento porterebbe a un’ampia scelta per tutti». Ed in più favorirebbe il collegamento con il giro del Sella Ronda.