Selva, una “nera” per esperti con pendenze fino al 52% 

L’inverno della «Ria». Il nome significa letteralmente Cattiva: è la pista di 1.110 metri che corre sotto il Cir  Costata 600 mila euro, sfrutta il tracciato della vecchia cabinovia in una delle aree più frequentate del Sella Ronda


Stefano Zanotti


Selva gardena. “La Ria”, letteralmente La Cattiva: così si chiama la nuova pista voluta dalla società Dantercëpies a Selva. È una pista nera, con una lunghezza di 1.110 metri, una larghezza media di 42 metri, 310 metri di dislivello e una pendenza massima del 52%, è stata realizzata sfruttando il tracciato della vecchia cabinovia in modo da garantire uno smaltimento maggiore degli sciatori su un comprensorio tra i più frequentati del carosello della Sella Ronda, con una vista spettacolare verso il paese di Selva e la parte occidentale della Val Gardena. L’impatto ambientale è stato molto limitato e in compenso si è provveduto a rimboscare una zona nella parte superiore della pista.

Come si arriva. Per imboccare “La Ria”, si parte dalla stazione a monte dell’impianto Dantercëpies e ci si immette sulla mitica pista “Cir” già protagonista della discesa libera femminile durante i campionati mondiali del 1970. Dopo qualche centinaio di metri si gira a sinistra e alla fine dei 1100 metri della nuova pista ci si rimette su quella principale per tornare alla stazione a valle.

L’investimento. I costi dei lavori si aggirano sui 600 mila euro, oltre al mantenimento con un battipista e l’impianto di innevamento. Lo scopo di tale investimento è di proporre un’attrazione nuova ed impegnativa per tutti gli appassionati di sci.

Un secolo di storia. La storia della linea “Dantercëpies” da Selva Gardena al Passo Gardena è lunga. La prima linea funiviaria verso il Passo venne costruita nel 1915 dall’esercito imperiale austriaco, usando come manodopera anche prigionieri di guerra russi. Avvenne durante la prima guerra mondiale e la linea serviva come via di comunicazione a uso strettamente militare da e per il fronte. Rappresentava la naturale prosecuzione, a partire dal capolinea di Plan, del trenino della Val Gardena, anch’esso realizzato nello stesso periodo e serviva a facilitare i collegamenti con la Val Badia, alla cui testata stava il delicato tratto di fronte Falzarego – Col di Lana.

Per il primo impianto moderno si è dovuto aspettare fino al 1949, quando la ditta Drago realizzò la prima seggiovia monoposto sulla linea dell’attuale impianto, rendendola la più lunga d’Europa. In seguito, la Trojer di Lagundo rimodernò la seggiovia convertendola in cestovia biposto, rimasta in servizio fino al 1975, nell’anno in cui la ditta Agudio ricostruì completamente l’impianto realizzando la sua prima telecabina ad ammorsamento automatico (uno dei primi in Italia) con cabine a 4 posti e magazzino interrato automatizzato. La stessa Agudio rimodernò la linea nel 1985 mantenendo i sostegni e sostituendo le cabine con le 6 posti “Pininfarina Design”, conosciute e utilizzate in ogni parte d’Italia.

Nel 1992 la commessa di “rivisitare” l’impianto rinnovando completamente la parte funiviaria fu affidata alla ditta Leitner di Vipiteno, che nel 2013 ha rinnovato completamente la cabinovia Dantercëpies con gli ambiziosi obiettivi di una sostanziale eliminazione delle code, di un maggiore comfort di viaggio, della creazione di stazioni spaziose e panoramiche.

La società. Dantercëpies spa è la società che attualmente gestisce tre impianti di risalita: la cabinovia Dantercëpies, che collega Selva al Passo Gardena misura 2,5 chilometri di linea per una portata oraria di 3000 persone, la seggiovia Cir con 704 metri di linea per una portata oraria di 2400 persone e la seggiovia Val con 752 metri di linea per una portata oraria di 1200 persone A supporto degli impianti è attivo un sistema di innevamento automatizzato con vasche per la raccolta idrica, stazioni di pompaggio, linee interrate e 105 innevatori, tali da garantire l’innevamento dei 15 chilometri di piste gestite. A questo si aggiunge un parco automezzi con diversi battipista e altre macchine operatrici, magazzini, officine, uffici e alloggi per dipendenti.

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