Sui monti con le guide: il grazie agli eroi del Covid 

L’iniziativa. Ottocento giornate in quota offerte a chi è in prima linea per combattere il virus  L’assistente sociale Birgit Piazza di Selva è salita con Manfred Stuffer sulle Torri del Sella



Passo sella. Per Birgit è stata la prima arrampicata su una parete delle Dolomiti e quel giorno ha detto di aver vissuto la sua “più bella giornata di questo sconvolgente 2020”. Birgit Piazza è di Selva. Lavora come assistente sociale nella residenza per anziani San Durich a Ortisei.

Ha scalato la Prima e la Seconda delle Torri del Sella sopra il Passo Sella e a portarla su è stato Manfred Stuffer, una guida alpina di Ortisei. E’ stato un regalo da parte di Stuffer, che ha aderito a un’iniziativa che si chiama “Covid 19: un ringraziamento speciale al personale sanitario e delle case di cura”. Un’iniziativa dell’Associazione Guide Alpine dell’Alto Adige.

All’insegna del motto "Dalla crisi si esce – salendo", le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna dell’Alto Adige hanno messo a disposizione la loro professionalità a tutti coloro che hanno combattuto in prima linea il coronavirus. È nato così un pacchetto di quasi 800 giornate in montagna offerto gratuitamente al personale delle strutture sanitarie e delle case di cura.

Durante il lockdown anche le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna hanno dovuto sospendere la loro attività per due mesi e mezzo, ma, ha detto Kurt Walde, presidente del Collegio provinciale delle guide alpine sciatori, “rispetto a quanto il personale delle strutture sanitarie e delle case di cura ha dovuto sopportare, questo è stato solo un piccolo sacrificio”.

Già durante l’isolamento Walde aveva avuto l’idea di regalare ai medici della sua Brunico un giorno in montagna. “Volevo dare loro un po’ della mia energia e la reazione è stata così entusiasta che ho suggerito ai miei colleghi di estendere l’iniziativa a tutto l’Alto Adige”, spiega il presidente. La risposta alla proposta del Collegio è stata impressionante: “Non posso che ringraziare tutte le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna che si sono subito impegnate a sostenere la nostra iniziativa”, dice Walde.

Così è stato messo a punto un programma di uscite di arrampicata, escursionismo e alpinismo all’insegna del motto “Dalla crisi si esce – salendo”, al quale il personale delle strutture sanitarie e delle case di cura in Alto Adige ha potuto accedere gratuitamente. “La nostra offerta ha compreso quasi 800 giornate in montagna, ogni membro del personale sanitario (indipendentemente da mansione o grado) ha potuto scegliere le uscite che lo interessavano ed è partito con le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna partecipanti”, spiega il presidente delle guide alpine.

Con l’iniziativa “Dalla crisi si esce – salendo”, il Collegio provinciale delle guide alpine sciatori si è posto due obiettivi: “Da un lato è stato il nostro piccolo segno di gratitudine per il fatto che il personale sanitario e quello delle case di cura si è preso cura di tutti noi durante la pandemia - dice Walde - e dall’altro è stata un’opportunità per i partecipanti di ricaricare le batterie”.

La distribuzione delle giornate in montagna è avvenuta attraverso l’Associazione delle residenze per anziani e l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige: “In questo modo ci siamo assicurati che fossero presi in considerazione coloro che si sono assunti la maggior parte dell’onere negli ultimi mesi”, spiega il presidente del Collegio. Una volta individuati i partecipanti, le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna li hanno contattati coordinando con loro tour e date. F.D.D.













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