Gais. L’abbattimento dell’aquila reale sui pendii sopra Gais lo scorso maggio e l’appello per trovare il colpevole, appello sostenuto dall’associazione naturalistica Naturtreff Eisvogel, “hanno suscitato molta attenzione da parte dei media locali e nazionali”. Lo riferisce la stessa associazione, spiegando che “l’interesse generato riguardo al caso ha aiutato molto i responsabili delle indagini per arrivare a un chiarimento”.

Naturtreff Eisvogel era subito intervenuta ponendo una taglia di 1.000 euro al fine di scoprire il responsabile dell’uccisione dell’aquila, abbattuta nel suo nido mentre covava due uova. Nell’aggiornare sugli ultimi sviluppi delle indagini, l’associazione riferisce che sono giunte “offerte e donazioni per aumentare la ricompensa. Tutte queste offerte sono state però rifiutate perché a nostro avviso non è opportuno aumentare ulteriormente la taglia. Finora la ricompensa posta da noi non è stata pagata a nessuno”. Insomma, il colpevole non è stato trovato, ma “grazie all’aiuto della popolazione locale - continua Naturtreff Eisvogel - sono già state raccolte numerose informazioni utili sul caso, che sono state inoltrate ai carabinieri. Questi ultimi non hanno risparmiato le forze e seguono diversi approcci. Varie unità speciali sono intervenute sul luogo del ritrovamento dell’aquila morta e hanno raccolto diverse tracce. È stata anche eseguita un’autopsia sulla carcassa dell’uccello. Le indagini in corso sono promettenti. Un ringraziamento speciale - continua l’associazione - va al guardiacaccia che per primo ha denunciato l’accaduto e che ha partecipato in modo instancabile alle indagini. In caso di ulteriori sviluppi, ci premureremo di renderli pubblici, così come comunicheremo eventuali novità sul prosieguo delle indagini”.