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Trovati i fondi, finiti i lavori. S.Candido riapre l’Acquafun 

Il complesso con piscine e saune. Era stato chiuso un anno fa per gli alti costi di gestione Ora riparte con un nuovo cda, la zona d’ingresso ristrutturata e impianti e servizi rinnovati 


Ezio Danieli


SAN CANDIDO. È stato riaperto in questi giorni l’Acquafun di San Candido, il complesso con piscine e saune chiuso il 31 ottobre 2022 a seguito della crisi energetica e costi diventati insostenibili. Sono stati trovati i 450 mila euro necessari per la riapertura della struttura inaugurata il 16 dicembre 2000.

La chiusura di Acquafun aveva sollevato anche polemiche. "È stata una decisione difficile, ma era necessaria”, aveva detto il sindaco Klaus Rainer.

Nelle settimane successive alla chiusura, nel centro pusterese si era registrata un’ampia mobilitazione di cittadini e associazioni, erano state sollevate preoccupazioni sulla sorte del personale impiegato e sulla sua possibile ricollocazione ed erano state anche raccolte oltre due mila firme con una petizione online per la riapertura dell’impianto.

Durante i mesi di chiusura, l’Acquafun è stata riorganizzata e preparata per la ripartenza. La società Ib ha portato nel consiglio di amministrazione il Comune, l’associazione turistica, le 3 Zinnen AG e, nella persona di Thomas Schmidhofer, l’economia locale. Il presidente dell’associazione turistica Dieter Wurmböck ha assunto la presidenza del consiglio di amministrazione.

Poi sono stati fatti gli investimenti che erano necessari. Più di un terzo dei circa 450 mila euro è stato destinato alla ristrutturazione della zona d’ingresso. Ora i biglietti possono essere prenotati online o ottenuti tramite l’apparecchio all’ingresso.

L’Acquafun è stata inoltre adeguata alle norme di sicurezza antincendio con la sostituzione dei rilevatori di fumo, l’aggiunta di pulsanti di allarme e la sostituzione dell’illuminazione di emergenza.

“Anche gli impianti di ventilazione del locale tecnico e del deposito del cloro sono stati ristrutturati e ampliati. Si è lavorato anche nel settore del risciacquo dell’aria e dell’acqua, della disinfezione termica e anche nei servizi igienici. In generale, è stato necessario sostituire le rocce artificiali, preparare le docce e, soprattutto, mettere a posto lo scivolo acquatico”, ha detto ancora Kraler .

È stato completato anche il lavoro di tinteggiatura e l’intero complesso dell’Acquafun è diventato di conseguenza più accogliente.

Presto sarà necessario un nuovo acquascivolo, che costerà circa 900 mila euro e si dovrà intervenire anche sulla piscina per bambini. Nel frattempo è stato aperto anche il reparto sauna.

Affinché il parco acquatico di San Candido rimanga aperto, il Comune, che deve coprire i relativi costi, prevede di fare qualcosa nel settore energetico. Come ha già spiegato e anticipato il sindaco Rainer, “Vorremmo installare impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici. Questo ci potrà permettere in futuro di coprire circa un terzo del fabbisogno elettrico della sola struttura Acquafun”.

 













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