Un testimone non l’aiuta temendo il virus Escursionista muore dopo un malore  

Valle aurina. Un arresto cardiaco ha stroncato ieri mattina, verso le 9, un escursionista impegnato nel percorrere un itinerario sul Monte Lupo, una vetta di 2050 metri nel Gruppo Aurine. A quanto...



Valle aurina. Un arresto cardiaco ha stroncato ieri mattina, verso le 9, un escursionista impegnato nel percorrere un itinerario sul Monte Lupo, una vetta di 2050 metri nel Gruppo Aurine. A quanto pare, un altro appassionato si trovava in zona e avrebbe visto l’uomo in difficoltà, un uomo della valle Aurina, ma non l’avrebbe aiutato, andandosene forse perché ha temuto, in queste tragiche settimane segnate dalla diffusione del coronavirus, di poter entrare in contatto con una persona contagiata.

La paura del virus, i condizionamenti forti imposti alla vita di relazione dalle norme relative all’isolamento e al distanziamento sociale hanno insomma pesato in modo terribile spingendo una persona, almeno secondo le ricostruzioni dell’episodio avvenuto ieri in Valle Aurina, a rinunciare a un atto di aiuto e solidarietà verso un altro, con conseguenze che non si possono peraltro immaginare. Forse l’aiuto avrebbe potuto portare a un intervento più rapido dei soccorsi, forse no. Di fatto, il primo soccorso all’escursionista e la chiamata d’emergenza sono arrivati dal figlio, ma l’arrivo sul luogo, a 1800 metri di quota, del team del soccorso alpino della Valle Aurina e dell’equipaggio a bordo dell’elicottero Pelikan 1 non hanno consentito di salvare l’uomo. I tentativi di rianimazione non hanno avuto esito e la salma è stata elitrasportata a valle, a San Giovanni.













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