Val Pusteria: 3,6 milioni per la raccolta dei rifiuti  

I conti del Comprensorio. Nel preventivo 2020 per la gestione delle discariche 340 mila euro Tra i distretti, primato delle spese calcolate sulla produzione all’Alta Pusteria (750 mila euro)


Fausto Da Deppo


Val pusteria. Supera i 3,5 milioni il preventivo delle spese per il 2020 stilato dalla Comunità comprensoriale Val Pusteria per i servizi ambientali, cioè per tutto ciò che riguarda i rifiuti, la loro raccolta e la gestione delle strutture coinvolte. Il conto, precisamente, si ferma a 3.650.104,86 euro, è suddiviso per comprensori e distretti (e viene reso noto in anticipo ai singoli comuni, affinché questi possano muoversi in tempo e prevedere la relativa spesa nel proprio bilancio 2020) e soprattutto segue il criterio della produzione “per raggiungere una corrispondente ripartizione corretta dei costi di smaltimento dei rifiuti – scrive la giunta guidata da Roland Griessmair - a seconda di chi li produce e contemporaneamente per ottenere una riduzione del quantitativo dei rifiuti stessi”.

Per la raccolta rifiuti solidi urbani la cifra complessiva ammonta a 856.990,96 euro. La comunità spenderà di più (996.170,55 euro) per gli smaltimenti e i costi i gestione della stazione di trasbordo rifiuti a Brunico.

Del resto, se l’organizzazione della raccolta differenziata di materiali riciclabili o parzialmente ricuperabili comporterà investimenti per 818.089,95 euro, dagli smaltimenti degli stessi materiali riciclabili si conta di ricavare quasi un milione di euro (precisamente, la cifra scritta in preventivo è 958.200 euro).

Complessivamente, le voci relative a smaltimenti e spese di gestione discariche richiederà 347.779,01 euro e le esigenze del centro di recupero di Brunico peseranno a bilancio per 80.590,67. Di più (il preventivo in questo caso è arrotondato a 250 mila euro) servirà per coprire le spese d’amministrazione e superiori si prospettano anche le spese di gestione dell’impianto di compostaggio (493.354,28 euro). Per la raccolta dei raccolta rifiuti biogeni vengono stimati 440.329,45 euro e resta il finanziamento di nuovi progetti (in primo piano costi di investimento per fabbricati e impianti) per 325.000 euro.

Divisi per circondari, i costi stimati sono superiori per il territorio dell’Alta Pusteria (749.054,66 euro), che precede Brunico (707.581,12 euro) e la Bassa Pusteria (618.294,89 euro). I Comuni di Valle di Tures e Valle Aurina seguono con costi calcolati a 572.242,27 euro, mentre quelli della Media Pusteria si fermano a 472.098,36 euro. In coda alla classifica delle spese previste Val Badia e Marebbe, rispettivamente attestati a 368.505,23 e 162.328,33 euro.

I preventivi e le ripartizioni delle diverse spese sono state prese in esame dalla giunta comprensoriale contemporaneamente al bilancio di previsione del corrispondente esercizio, “in modo - fa sapere ancora il direttivo guidato da Griessmair - da poter poi riscuotere quanto dovuto dai Comuni per la copertura delle spese”. E la giunta comprensoriale fa sapere “di provvedere alla riscossione degli importi così stabiliti per ciascun comune tramite il tesoriere della Comunità, secondo le fatture rilasciate, salvo conguaglio da effettuarsi dopo l’approvazione del riparto delle spese definitive a fine esercizio 2019”.













Altre notizie

Attualità