Ortisei. Cinque casi di positività al coronavirus sono stati accertai fra i pazienti della casa di riposo San Durich a Ortisei. La notizia è stata ufficializzata ieri, corredata da un bilancio che preoccupa anche per quanto riguarda gli operatori della struttura: sono 7 gli addetti con il contagio, mentre altri dodici sono stati posti in isolamento precauzionale nelle rispettive abitazioni.

C’è una notizia che, nella sua drammaticità, rivela un aspetto che in qualche modo può ridurre l’allarme legato alla diffusione del virus, ovvero, come ha riportato il sindaco di Ortisei Tobia Moroder intervistato ieri dal Tg di Rai Alto Adige, “non sono riconducibili al coronavirus gli ultimi quattro, recenti decessi registrati all’interno della San Durich. A quanto mi risulta - ha aggiunto Moroder - in due casi gli esiti degli accertamenti specifici sono stati negativi, mentre gli altri due casi riguardano pazienti in condizioni molto critiche da tempo per altro genere di patologie”.

La situazione alla San Durich è stata definita ieri, in conferenza stampa, dal presidente della Provincia Arno Kompatscher come “la più critica fra quelle relative alle residenze per anziani in Alto Adige”. I positivi, ha confermato il presidente, “sono stati isolati e proseguono i test per tenere monitorata la situazione e la sua evoluzione”.

Nelle 76 strutture per l’assistenza alla terza età in provincia, sono al momento 135 i casi di positività al coronavirus, in genere con sintomi lievi, tutti trattati ricorrendo all’isolamento negli spazi delle residenze. Gli operatori e gli staff dirigenziali delle strutture sono impegnati in una vera e propria task force per coordinare interventi e lavoro in situazione d’emergenza, facendo i conti tra l’altro con carenze di personale e di materiali di protezione.

“Siamo consapevoli dei disagi che una situazione grave di questo tipo provoca sia per gli ospiti della San Durich e di tutte le residenze per anziani, sia per il personale di servizio, sia per i familiari degli anziani, costretti a rinunciare alle visite ai loro cari. Invito ancora tutti i cittadini – ha aggiunto il sindaco Moroder -a rispettare le disposizioni di legge per aiutare a contenere e stroncare la diffusione del virus”.

“C’è a Ortisei, come immagino un po’ ovunque, chi non si attiene in modo rigoroso e preciso alle norme riguardanti la limitazione degli spostamenti fuori casa, ma qui in paese – ha concluso Moroder – la situazione è tranquilla e non mi risulta che la polizia locale o in genere le forze dell’ordine siano dovute ricorrere a sanzioni e denunce. Ripeto, si vede qualcuno che si ritaglia del tempo in più all’aria aperta: invece di una passeggiata di 10 minuti al giorno, di uscite ne fa magari due o tre e con tempi più lunghi, ma, invitando ancora una volta tutti ad attenersi alle disposizioni, non parlerei assolutamente di situazione problematica”.