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Reinhold Messner non ci sta: «Ridicola la polemica sulla mia scalata all'Annapurna»

A contestare il primato del “re degli ottomila” è stato Eberhard Jurgalski, secondo cui solo 3 alpinisti e non 44 avrebbero scalato la cima tibetana



BOLZANO. «Ridicolo». Così il re degli ottomila, Reinhold Messner, ha commentato l'affermazione del cronista tedesco Eberhard Jurgalski, riportata dall’agenzia Deutsche Presse, secondo cui l’alpinista altoatesino non avrebbe raggiunto la vetta dell’Annapurna, in Nepal, e dunque mancherebbe di aver scalato tutti e i 14 massicci sopra gli ottomila del pianeta.

«È ridicolo, perché ho scalato una parete di 4000 metri e sono uscito sulla cresta della vetta, da lì poi giungendo in cima. Che qualcuno affermi che la cima è cinque o dieci metri accanto è assurdo, su queste cose non mi voglio soffermare» ha dichiarato Messner.

«C'è poi da aggiungere un altra cosa – prosegue – in 50 anni le cose cambiano. Le vette di queste montagne sono costituite perlopiù da neve e ghiaccio e questi negli ultimi 50 anni hanno subito delle modifiche. Se accettiamo come vetta il punto in cui nel 1950 è giunto l'alpinista francese Herzog allora possiamo affermare che la vetta non è più lì, perché in questo lasso di tempo si è modificata per diverse volte».

Mancando un segnale del punto esatto della cima dell’Annapurna, dire che la vetta è cinque o dieci metri più a lato è ridicolo, conclude Messner.

Secondo la classificazione di Jurgalski, solo 3 dei 44 alpinisti che hanno scalato l'Annapurna sarebbero effettivamente arrivati in vetta ovvero nel punto più alto della montagna.













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