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Salorno, la benedizione delle bici diventa un evento in piazza

Si terrà domenica alle 10.15 ed è stata promossa dall’associazione ‘Ciclisti per caso’. Già oltre 100 gli iscritti. Sabato alle 20 serata con Simoni, Lanzaretti e Murari


Massimiliano Bona


SALORNO. Si chiama «Ciclisti per caso» l’associazione di Salorno che ha organizzato per domenica alle 10.15 la benedizione delle bici con l’intenzione di farla diventare un evento fisso da riproporre nel tempo. Al sodalizio, di recente costituzione, si sono iscritti centinaio di cicloamatori motivati, appassionati e con una gran voglia di stare assieme. Tra loro ci sono biker di ogni livello: da chi non perde una sola uscita a chi inforca i pedali (forse) tre-quattro volte l’anno.

«Pensando a tutte le motobenedizioni che ci sono in giro - spiega il presidente Martin Gianordoli - abbiamo pensato che sarebbe stato bello lanciare anche una benedizione delle bici e avere la piazza di Salorno gremita di due ruote. Ci siamo messi all'opera e ora siamo in dirittura. Per sabato alle 20 al palazzo della Signoria proponiamo invece una serata in cui si parla di ciclismo nelle sue varie forme. Avremo Gilberto Simoni, ex pro trentino, Dino Lanzaretti, vicentino cicloviaggiatore estremo, e Giorgio Murari di Verona Randonneur, esperto di gran fondo e cicloviaggiatore».

A raccontarci come è nata «Cicilisti per caso» è lo stesso Gianordoli. «La nostra è un’associazione sportiva dilettantistica nata a Salorno grazie allo spontaneismo a due ruote di un manipolo di rampanti apprendisti del pedale. Come per ogni sodalizio che si rispetti, la firma dal notaio è stata anticipata da un lungo periodo nel quale l’idea di formalizzare la congregazione era ben distante, dato che le prime attività consistevano in semplici ritrovi fra tre o quattro amici per pedalare assieme qualche decina di chilometri e giustificare un brindisi o un pasto celebrativo al termine dell’attività». Uscita dopo uscita il chilometraggio comincia a crescere, l’organizzazione si consolida e il meccanismo diventa rodato, tanto da attirare nuove leve (paesane e non) che consentono di trovare sempre compagnia per le escursioni.

«In breve tempo i weekend vedono stabilmente un drappello di pedalatori ritrovarsi al ponte sull’Adige per dare il là ai propri giri, e proprio da lì tre di loro sono partiti nel 2019 per raggiungere Santa Maria di Leuca». L’anno successivo è stato complicato per qualsiasi forma di ritrovo sociale a causa della pandemia, ma dopo i primi mesi di sconfortante isolamento le misure di distanziamento hanno dato un’insperata linfa al ciclismo amatoriale e il drappello è cresciuto progressivamente, «fino a vedere una ventina di compaesani pedalare e sbuffare tra le folate di vento che sferzano i tomi del Ades». Dal primo gruppo su whatsApp alla firma dell’atto costitutivo il passo è stato breve.

In tre anni di attività non ufficiali la cerchia di aficionados si è tanto ampliata da far considerare sempre più concretamente l’entrata nell’associazionismo. Così, il 29 novembre 2021 David Eccli, Marco Giacomozzi, Andrea Martinelli, Luca Telch, Elia Veronesi e il presidente Martin Gianordoli hanno dato vita al consiglio direttivo di «Ciclisti Per Caso», unendo le loro forze per diffondere tra i propri associati d i compaesani un’interpretazione di questo sport all’insegna dell’amicizia e del divertimento, ma soprattutto dell’inclusione e della sicurezza.

«La risposta generale è stata entusiasmante: nel primo anno si sono tesserati un centinaio di ciclofili di ogni età, con un 40% di residenti oltre i confini comunali. L’associazione è impegnata nel coinvolgere i propri membri in uscite di gruppo per assistere alle corse più blasonate e nel curare iscrizioni e partecipazioni alle granfondo più importanti del panorama nazionale, senza dimenticare gli incontri di fine stagione, volti a celebrare le attività associative e gli sponsor che le hanno sostenute».













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