sicurezza

Un vertice a Palazzo Ducale sul degrado nella zona Teatro: «Servono più strumenti»

All’inizio di settembre l’incontro al commissariato del governo chiesto dal sindaco Caramaschi: «Bene i cancelli, ma non bastano


Francesca Gonzato


BOLZANO. L'appuntamento è fissato per i primi giorni di settembre in commissariato di governo. All'ordine del giorno, il degrado dell'area attorno a via Alto Adige. «Ho chiesto di convocare una seduta af hoc del Comitato ordine e sicurezza pubblica su questa situazione, che è nota da tempo e di cui abbiamo parlato più volte»: così il sindaco Renzo Caramaschi.

Come ha ricordato la scorsa settimana la Camera di commercio, è dal 2016 che viene segnalato il degrado e la pericolosità crescente di quell'area tra il palazzo dell'ente camerale e il retro del teatro, diventata rifugio di spacciatori e senza tetto.

«Parlerò con il questore e il commissario del governo delle possibili soluzioni», anticipa Caramaschi, che rivendica l'interessamento su questo fronte. «Nei giorni scorsi è venuto in Comune per la visita di insediamento il nuovo questore Andrea Valentino. Non abbiamo fatto solo convenevoli. Il caso di via Alto Adige è l'argomento che gli ho subito prospettato. Adesso ci rivedremo a Palazzo Ducale», riferisce il sindaco.

Le proposte

Discutere per arrivare a quali soluzioni? «Il punto è proprio questo», replica Caramaschi, «Ben vengano i cancelli che verranno installati per chiudere l'accesso di notte, ma dove sposti queste persone? Il sindaco, il questore e il prefetto usano i poteri che derivano dalle leggi. E non bastano. Bisogna che il Parlamento faccia sul serio, servono più strumenti». Perché è anche questione di numeri. «La premier Meloni aveva promesso di fermare gli sbarchi, invece sono raddoppiati. Non è un caso se ci sono i sindaci in rivolta», protesta il sindaco.

«Terra di nessuno»

L'assessora Johanna Ramoser promuove il progetto di cancelli per la chiusura notturna, che il Comune sta elaborando con la Camera di commercio: «Bisogna ridurre le possibilità di accesso a quella zona». Le proteste di residenti e impiegati dei palazzi parlano da sole. «Se le persone hanno timore a passare di lì, significa che è già terra di nessuno».

Allarme spaccio

L'assessore al Sociale Juri Andriollo riferisce che la Caritas fa già tappa in via Cappuccini con il camper di sostegno per i tossicodipendenti: «In via Alto Adige il problema principale è la presenza di tossicodipendenti gravi (eroina e crack) e spacciatori. Gravitano almeno una ventina di persone, spesso distrutte dalla droga. Non solo stranieri. Ci sono anche ragazzi e ragazze bolzanini e delle vallate. Posso dire una cosa? Non c'è abbastanza consapevolezza di quanto sia tornata grave la situazione dell'uso di sostanze».













Altre notizie

Attualità