BOLZANO. Indipendentemente dalle scelte che verranno fatte a livello nazionale, l'Alto Adige manterrà la sua rotta sull'obbligo vaccinale: ciò significa che per il prossimo anno scolastico non vi saranno esclusioni né ai nidi né alle materne, così come non scatteranno sanzioni per i bambini non vaccinati che frequentano le scuole della provincia. 

Una linea, che, da casa Svp dicono non sia un "no" agli obblighi, anzi; quello che vuole evitare la Stella Alpina, però, è che ai bambini e alle bambine della provincia venga negato l'accesso all'istruzione. 

I vaccini restano dunque la soluzione per l'Svp, tanto che la senatrice Julia Unterberger ha votato contro il rinvio promosso dal decreto Milleproroghe. «La discussione in Senato non era sul rinvio, ma piuttosto di tipo ideologico ed era sfociata in un pro e contro l'obbligo vaccinale», spiega Unterberger. «Pertanto a me e al gruppo per le autonomie sembrava importante dare un segnale a favore dell'obbligo vaccinale. Con le sanzioni si può ovviamente attendere, ma la dinamica al Senato era stata di altro tipo», aggiunge. 

Dal Trentino Alto Adige oltre 22 mila firme al ministro contro l’obbligo vaccinale. «I comitati chiederanno l'abrogazione del decreto 7 giugno 2017 n.70 convertito in Legge il 28 luglio 2017 e, in subordine, l'abrogazione delle coercizioni, delle sanzioni pecuniarie, dell'obbligo di presentazione della documentazione sullo stato vaccinale dei bambini, dell'esclusione dei bambini non vaccinati ai servizi educativi per l'infanzia, e dell'obbligo da parte del personale delle strutture della sanità pubblica e della Scuola di presentare l'autocertificazione sul proprio stato vaccinale». E' quanto riferiscono i due comitati contro l'obbligo vaccinale di Trentino e Alto Adige, guidati, rispettivamente, da Domenico Orecchio e Andreas Pöder, che hanno raccolto 7036 e 15114 firme sui due territori provinciali da presentare domani, 7 agosto, al ministro Grillo.