Al Kurhaus la prima personale “meranese” di Renato Donati

Merano. Domani, alle 18, al Centro per la cultura (via Cavour 1) è in programma un incontro aperto con Mamadou Dioume sulla sua storia di attore, l’esperienza di regista, la collaborazione con Peter...



Merano. Domani, alle 18, al Centro per la cultura (via Cavour 1) è in programma un incontro aperto con Mamadou Dioume sulla sua storia di attore, l’esperienza di regista, la collaborazione con Peter Brook, il senso di fare teatro e non solo.

A partire dal percorso “Qui e altrove” avviato in primavera a Merano per Cratere e dalla residenza artistica ad agosto sul tema della memoria per il “NoN festival”, è il primo incontro pubblico sul significato di “cultura attraverso spazio e tempo”. Il viaggio prosegue esplorando tra gli altri progetti la produzione Polis, che nel 2020 raggiungerà l'ultimo episodio, “Junk city”. Nei capitoli “Babel City”, “Generic City” e “Panoptic City” Polis attraversa i vari contesti sociali, centri per richiedenti asilo, scuole, teatri, musei, spazi aperti, indagando la “fine della città” grazie a workshop, performances, installazioni, video. In preparazione l’installazione in un montaggio di suoni e immagini dei primi tre episodi in vista anche di un allestimento teatrale con la collaborazione della drammaturga e regista berlinese Barbara Weigel.

Con Mamadou Dioume si apre la ventesima stagione di Centro Teatro Merano, con Teatro Pratiko e coi progetti Cratere, NoN festival, Macello. Dopo la stagione XIX “della verità”, la stagione progettuale e di ricerca che si inaugura parte proprio da un’idea di cultura di cui Mamadou Dioume è portatore, attraverso popoli e tradizioni. Da questo concetto di cultura, in dialettica con quello di conoscenza, prende le mosse l’incontro aperto al pubblico.

Il liceo Pascoli di Bolzano con Cinema Lab realizzerà una breve video intervista e una documentazione del percorso “Qui e altrove” avviato in primavera, che sarà presentato nelle fasi successive a scuola alla presenza dello stesso Dioume. Il viaggio continua attraverso il testo persiano del dodicesimo secolo “La conferenza degli uccelli” e altri testi e autori, tra oriente e occidente, sud e nord del mondo.













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