come eravamo 

Amarcord sportivo nel segno della pesistica 

A 45 anni dalla fondazione dell’Athletic Club, un ritrovo pieno di emozioni e ricordi 



MERANO. Un tuffo nel passato, un amarcord umano e sportivo a cavallo tra due secoli.

Quarantacinque anni dopo la formazione del team agonistico nazionale di pesistica dell’Athletic Club, si sono ritrovati quegli atleti che lo hanno formato, quel team di alto livello dal quale è poi emerso il più grande campione italiano di ogni tempo, Norbert Oberburger che dalla piccola palestra di via Vogelweide è volato a Los Angeles per conquistare l’oro olimpico di pesistica. L’unico italiano, in cento anni della federazione pesi, in questa specialità.

La riunione anniversario è stata organizzata alcuni giorni fa dall’allora più giovane allievo, Hermann Pichler, che ha ricercato con pazienza i membri di quel team che si sono radunati a Prantach sopra San Leonardo in Passiria. L’appuntamento è andato in scena nella baita ristorante Pflanderalm, di proprietà di un altro grande agonista di quel tempo, Luis Haller. È stata l’occasione per parlare e ricordare un passato mai dimenticato. A partire dall’iscrizione, cinquantacinque anni fa e dunque nel 1963, della prima società di pesistica in regione, l’Athletic Club, fondato da Enrico Pierotti e frequentato da tanti atleti fra i quali si sono distinti i vari Giuseppe Giarrizzo, Renato Sardella, Lorenzo Lorengo, Franco Donia e Gianni Nicolao.

Poi seguirono vittorie che furono premiate con la nomina provinciale come delegato settore pesi nel 1968 dello stesso Pierotti. Quindi si giunse finalmente alla formazione del primo team agonistico nazionale nel 1973, quarantacinque anni fa, festeggiati l’altro giorno in una emozionante carrellata di ricordi dei tanti successi talmente importanti che hanno valso ad alcuni di loro l’entrata in istituzioni nazionali. Applaudito il ricordo della nomina a delegato di Giancarlo Concin, quaranta anni fa, che portò nuova linfa vitale creando le premesse per una serie di incredibili successi sportivi di un gruppo proveniente da altre discipline, quali l’atletica leggera, il ranggeln (lotta), i lanci, nei quali già si distinguevano, atleti che all’inizio praticavano pesistica solo per migliorare nei loro sport, allenamenti così ben strutturati da portarli poco tempo dopo sui gradini sempre più alti di podi anche nazionali.

Un team misto di sportivi Merano e soprattutto della Val Passiria, uniti da un feeling di valori umani e sportivi, ponte tra culture apparentemente diverse ma affiancati da ideali che parlano la stessa lingua: i valori del rispetto dell’altro, il riconoscimento della fatica fisica e mentale di chi conquista un primato o anche solo partecipa ad una gara, la gratitudine per chi opera a favore della gioventù. Dedizione per fortuna oggi assunta dal neo presidente del comitato pesistica Luigi Capaldo. Una tradizione, mezzo secolo dopo, che continua con queste qualità morali che hanno permeato i brindisi dei tanti meravigliosi ricordi.













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