Calcio in stand-by ma l’Aia Merano scansa il fuorigioco 

L’iniziativa. I campionati minori fermi per l’epidemia non scoraggiano  la sezione meranese dell’associazione arbitri: una nuova campagna di affiliazione per allargare una famiglia che conta già su 60 fischietti



Merano. L’emergenza sanitaria ha blocca da tempo i campionati minori e anche organizzare degli incontro non è possibile, ma la sezione Aia (associazione italiana arbitri) di Merano non si rassegna adeguandosi, nel poseguire le sue attività, alle normative vigenti dettate dalle disposizioni anti-Covid. Le iscrizioni al nuovo corso arbitri sono aperte, «un’esperienza formativa per chi voglia vivere il calcio sul terreno di gioco, ma da una prospettiva diversa» spiegano i responsabili. L’invito arriva direttamente dal presidente della sezione meranese, Michele Volpato: «Conoscere le 17 regole del gioco del calcio è solo uno degli aspetti del corso. Entrando nella nostra squadra viene offerta un’opportunità ben più grande, quella di far parte di un’associazione di 30 mila persone, di vivere un ambiente sano e stimolante, dove prevalgono passione, impegno e dedizione».

Il corso, che comincerà a fine gennaio e si svolgerà quasi esclusivamente in modalità online, durerà circa otto settimane e avrà cadenza bisettimanale. Ogni lezione avrà come argomento la spiegazione di una o più regole del regolamento calcistico, corredata da molti video che chiariranno meglio le relazioni. Al termine, i candidati sosterranno una prova tecnica e una prova fisica, volte a stabilire l’idoneità. Al superamento delle prove, in tempi ordinari si sarebbe, poi, dovuti passare dalla teoria alla pratica con un primo approccio all’arbitraggio sul campo, grazie alla collaborazione delle società calcistiche del Burgraviato ma anche delle delegazioni provinciali della Figc, attraverso la direzione di una gara amichevole assieme ai formatori. Ma la situazione attuale pone incertezze. Nelle prime tre gare di direzione diretta, i fischietti saranno seguiti da un accompagnatore tutor, dall’arrivo al campo fino al triplice fischio. «Ci auguriamo – sottolinea Volpato – che questo potrà avvenire quanto prima, con la ripresa dell’attività agonistica anche dei settori giovanili».

Ogni gara diretta dà diritto ad un rimborso spese e ogni arbitro sarà un tesserato federale, status che permette di avere l'accesso gratuito in tutti gli stadi d'Italia per tutte le partite organizzate dalla Figc. A tutti gli arbitri verrà consegnato un kit comprendente divisa ufficiale, fischietto e taccuino per dirigere le gare, e verranno conferiti crediti formativi scolastici agli studenti. Tutti gli arbitri della sezione di Merano hanno inoltre la possibilità di allenarsi sotto la supervisione di un preparatore atletico.

«La nostra è una famiglia di 60 associati, ci conosciamo tutti» conclude Volpato. «Essere un arbitro vuol dire fare parte di una squadra, una squadra in cui ogni decisione esemplare ed ogni errore hanno lo stesso peso per tutti. Ci consigliamo, ci confrontiamo, ci supportiamo. Cerchiamo di migliorarci di partita in partita, di allenamento in allenamento. Fare l’arbitro di calcio è un’esperienza formativa importante, perché ti permette crescere come uomo, come donna in modo diverso dagli altri. Un arbitro impara a prendere decisioni in pochi istanti, a comunicare in modo efficace ed essere concentrato in ogni momento della vita, così come nella partita».













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