Cermes lancia l’offensiva contro l’elettrosmog 

Il progetto pilota. Insieme a un ingegnere bavarese il sindaco fa installare speciali apparecchi che neutralizzerebbero gli effetti biologici. Coinvolti anche scuola, casa di riposo e ambulatorio



Cermes. Quella degli effetti biologici dei campi elettromagnetici è una questione assai controversa: da una parte c’è chi preferirebbe una vita al limite dell’ascetismo, dall’altra chi (come l’Oms) ritiene che la legislazione in materia e gli appositi enti di controllo garantiscano per la salute umana.

Incoraggiato da insegnanti e genitori, il sindaco di Cermes Roland Pernthaler ha deciso di affidarsi all’ingegnere tedesco Florian König per neutralizzare le onde elettromagnetiche nei luoghi sensibili del paese. L’esperto bavarese infatti ha sistemato su cinque centraline un apparecchio che, secondo le rilevazioni fatte, abbatterebbero l’elettrosmog, l’inquinamento da radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti.

Salute e modernità.

Appena svegli si controllano le notizie sul tablet, in ufficio si passa il tempo davanti al computer, a cena ci si riscalda un piatto col microonde e infine ci si addormenta tenendo sul comodino lo smartphone per un ultimo messaggio Whatsapp. Accanto a noi, vicini di casa, lavoratori e semplici naviganti della rete fanno lo stesso. «Una decina di anni fa – racconta Pernthaler – ho fatto installare una rete wlan a libero accesso nella piazza di Cermes. Le insegnanti hanno protestato e anche i genitori degli alunni hanno mostrato preoccupazione, così abbiamo fatto girare l’antenna in modo che “desse le spalle” alla scuola. Ecco, io sono scettico pure nei confronti del 5G, ma so che bisogna essere al passo coi tempi. In ogni aula c’è un computer, e di recente abbiamo acquistato 10 tablet per gli scolari. Così, quando l’ingegner König mi ha proposto di installare le sue apparecchiature in paese, sono stato ben contento di questa soluzione innovativa e avvalorata da dati e studi scientifici. Se non ci fosse un’evidenza scientifica non avrei neanche permesso il progetto, ci mancherebbe. Senza contare che l’ingegnere è stato finanziato dalla Baviera e dal Giappone e che collabora anche con la Cina».

Con gli appositi misuratori che il ricercatore ha messo in funzione, l’amministrazione ha potuto verificare gli effetti del progetto. «Entrando nelle varie aule della scuola, nella casa di riposo, in biblioteca e nell’ambulatorio medico, come nelle sedi delle associazioni, ci si sente già molto meglio. Sembra di essere all’interno di una nuvola». Impressione condivisa anche dalle insegnanti, che sono soddisfatte del progetto. Vantaggi sono previsti anche per gli animali che vivono nella zona.

Nessun costo per il Comune.

Al Comune di Cermes – non tra i più ricchi della provincia – il progetto pilota introdotto non è costato un euro. «Mi sta a cuore la salute dei miei compaesani. Tra l’altro ho un nipotino che frequenta la scuola. E ho pensato subito a lui quando con König ho iniziato a discutere della possibilità di provare, proprio a Cermes, il suo progetto. I risultati sono stati subito soddisfacenti. Diciamo che gli effetti dell’elettrosmog si sono sensibilmente ridotti. Mi piacerebbe dire che sono stati annullati. Ma forse è prematuro pensarlo. Sarà il tempo a dire se il progetto pilota ha portato i risultati sperati. Intanto sono contento. Mi piacerebbe che il progetto fosse adottato anche da altri Comuni dove l’elettrosmog fa sentire i suoi effetti. Noi abbiamo tracciato la strada». E.D.













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