Charly Basket senza confini Assist per i giovani di Dakar 

Solidarietà. Le divise da gioco donate sono giunte a destinazione e distribuite attraverso  un’associazione filantropica austriaca che opera in alcuni quartieri della capitale senegalese


Simone Facchini


Merano. È una giocata preziosa, molto più significativa di quelle sul parquet. L’assist che viaggia sul filo della solidarietà parte dalle mani del Charly basket e viene raccolto da Dakar: canestro. I ragazzi appassionati della palla a spicchi di un quartiere della capitale senegalese hanno le magliette per formare due squadre. Il loro sorriso, nelle foto inviate a Merano, è il dono più emozionante. Che fa riflettere su quanto poco riesca a diventare così tanto. Dipende sempre dal contesto.

La vicenda.

Come poche altre la galassia dello sport riesce a intrecciare rapporti umani che sfociano in azioni di sostegno a chi ne ha bisogno. C’è una sorta di solidarietà innata che permette di raccontare come questa. Un container di aiuti organizzato da un’associazione filantropica austriaca qualche settimana fa è partito alla volta del Senegal. Al suo interno hanno trovato posto anche quei pacchi contenenti le divise da pallacanestro.

Il nastro, per ricercare le origini della vicenda, deve essere riavvolto. Fino a quando la strada di Jan, ragazzo meranese, incrocia quella di Ibu, giovane senegalese arrivato in Alto Adige in cerca di lavoro e chance. Il primo è cresciuto sotto le plance con il Charly Basket, il secondo vi approda per la stagione di serie C 2008-09. I loro percorsi di vita si sarebbero separati, non l’amicizia. «Rimaniamo sempre in contatto con i giocatori che sono passati nella nostra società» spiega Roberto “Nini” Schwienbacher, anima storica del club. «Jan Nicoli vive e lavora a Vienna, chiacchierando assieme a lui è emerso il contributo fornito dall’associazione in Africa. Il triangolo si è chiuso con Ibu». Due corredi di casacche da gioco, in ottime condizioni ma non più utilizzate per varie ragioni dalla compagine meranese, vengono destinate al container. Pochi giorni dopo sono indossate da ragazze e ragazzi, distribuite dagli operatori dell’associazione impegnata in alcuni quartieri di Dakar.

Progetti.

Per analogia con “Nba Cares”, il progetto della lega professionistica statunitense che promuove iniziative di responsabilità sociale negli Usa e di cooperazione nel resto del mondo, è nato “Ckarly Basket Cares”. Il club meranese già negli anni scorsi aveva portato dei peluche in ospedale, da distribuire ai bambini ricoverati. In agenda figurano azioni per sensibilizzare i propri giocatori e le rispettive famiglie verso temi sociali e sanitari. Per esempio, trasmettere l’importanza di iscriversi a reti quali Aido, Admo, Avis. Ma il Charly ha sempre avuto fantasia nell’abbinare la palla a spicchi al mondo esterno: è di qualche tempo fa l’iniziativa EasyBasket che aveva coinvolto 600 bambini delle elementari portando questo sport in modo alternativo nelle scuole.

Rotta per il Senegal.

Ora, con Dakar è stata aperta una nuova rotta e l’intenzione è di coltivare i rapporti. Magari amalgamando aiuti e progetti sportivi.

Il seme è stato piantato.













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