Con “Docu.emme” torna la rassegna del cinema colto

Merano. Dal 6 novembre al 18 dicembre torna al Centro per la cultura (via Cavour 1) “Docu.emme”, la rassegna dedicata al documentario contemporaneo organizzata da Mairania 857. Sette i titoli in...



Merano. Dal 6 novembre al 18 dicembre torna al Centro per la cultura (via Cavour 1) “Docu.emme”, la rassegna dedicata al documentario contemporaneo organizzata da Mairania 857. Sette i titoli in programma per questa edizione autunnale curata da Daniel Mazza, Emanuele Vernillo e Debora Nischler: film d’autore, che variano per temi affrontati e per linguaggi utilizzati. Una selezione delle migliori opere di recente produzione nel panorama europeo e internazionale del cinema documentario.

Il ciclo si apre stasera, alle 20.30, con “Shut Up and Play the Piano” di Philipp Jedicke (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano – visione vietata ai minori di 18 anni) sulla carismatica figura del musicista Jason Charles Beck, in arte Chilly Gonzales. Dal suo Canada alla fine degli anni Novanta alle più grandi sale filarmoniche del mondo, passando per Parigi e autoproclamandosi presidente della scena musicale underground a Berlino, l’artista di Montréal non ha mai smesso di sorprendere. Nella sua carriera polimorfa si è reinventato di continuo, indossando maschere sempre nuove e paradossali. Tra incursioni nel rap, sperimentazioni elettroniche e un album da solista realizzato solo con un pianoforte, il film scava nelle contraddizioni di un personaggio teatrale, un performer a tutto tondo che ha fatto dell’intrattenimento una vera e propria filosofia, nonché la sua ragione di vita.

La rassegna prosegue con “Selfie” (13 novembre) di Agostino Ferrente, che attraverso il display del cellulare tratteggia il ritratto di Alessandro e Pietro, due sedicenni che vivono nel rione Traiano di Napoli, “Erde” (20 novembre) di Nikolaus Geyrhalter, sulla sconsiderata modificazione della natura e del paesaggio su vasta scala da parte dell’uomo, e “La mafia non è più quella di una volta” (27 novembre) di Franco Maresco, una riflessione su che cosa è la mafia oggi e sulla manipolazione della memoria nei confronti dei martiri dell’antimafia Falcone e Borsellino. Le proiezioni proseguiranno poi in dicembre, sempre a entrata libera.













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