Il diario di un sedicenne nella Merano d’epoca fascista

Merano. Terzo appuntamento oggi con le avventure di Story Time Again. Questa sera alle ore 18 in via Plankenstein 14, sarà proprio una avventura lunga quasi cento anni a proiettare i meranesi nel...



Merano. Terzo appuntamento oggi con le avventure di Story Time Again. Questa sera alle ore 18 in via Plankenstein 14, sarà proprio una avventura lunga quasi cento anni a proiettare i meranesi nel 1927, quando un ragazzo di sedici anni era solito tenere nel suo diario memoria della sua vita e della vita della città. Un diario ritrovato per caso poco tempo fa e che questa sera, dopo un lungo lavoro di ricerca, verrà presentato da Maurizio Citarda e letto da due ragazzi meranesi di oggi, Martina Troia e Giacomo Bottura. Nella serata verranno proiettati dei video, anche essi ritrovati per caso, da Francesco Pollet.

Il diario ritrovato inizia nell'inverno del 1927, quando la città è da poco diventata possedimento italiano, e nella scrittura di M. B., queste le iniziali del suo autore, si sviluppa la vita di una intera città. Una città completamente cambiata, perché ora le insegne cittadine sono tutte in italiano e a scuola non si parla più il tedesco. Madre austriaca, padre italiano, perfetta espressione della multiculturalità austro-ungarica, ma in una Italia fascista dove anche un diario di un sedicenne deve essere scritto in italiano. Un italiano approssimativo ma plastico, perché di un ragazzo che evidentemente è capace di mettere le mani sulla sua fetta di città.

Un salto nel passato che troppo passato proprio non è. J.M.













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