l’esperienza 

Il ghiacciaio come aula scolastica 

Studenti in Val Martello con gli istruttori del Servizio glaciologico Cai



MARTELLO. Come ormai da tradizione, anche quest’anno gli studenti dell’istituto tecnico per geometri Delai di Bolzano si sono cimentati lungo il collaudato sentiero didattico della Val Martello con i loro professori e sotto l’attenta guida degli istruttori del Servizio Glaciologico del Cai Alto Adige (Sgaa), nel quadro della fattiva collaborazione, tra la scuola ed il Club alpino, che da sempre ha a cuore l’educazione ambientale dei giovani.

Quest’anno è stata affrontata una novità: trascorrere due giornate a contatto con l’ambiente naturale di alta montagna. Per il pernottamento è stato scelto un rifugio d’alta quota. Si tratta di un’attività che ben si addice al nuovo corso dell’istituto, dove l’indirizzo geotecnico offre ai giovani la possibilità, mediante uscite sul campo per i rilievi, misurazioni e verifiche in sito, di affrontare discipline specifiche quali la geologia e le diverse tecnologie per la gestione del territorio.

Col favore di condizioni meteorologiche ed ambientali ideali, i giovani escursionisti hanno percorso il sentiero glaciologico della Val Martello giungendo, dopo essere saliti per un dislivello di 650 metri, fino a quota 2700 dove si è aperto davanti ai loro occhi lo splendido ambiente glaciale. È stata l’occasione per constatare di persona le condizioni estremamente critiche in cui versano i ghiacciai, sottoposti ad una drastica riduzione a causa del susseguirsi di condizioni meteo – climatiche sfavorevoli.

Il secondo giorno, gli aspiranti operatori glaciologici hanno avuto il compito di ricercare i segnali del passato, alcuni risalenti ancora a misurazioni effettuate nel 1979, per la misurazione delle variazioni della fronte del ghiacciaio della Forcola, uno dei maggiori della valle che scende dalla maestosa mole del Cevedale. Proprio dal confronto tra la distanza misurata allora e quella attuale è stato possibile avere una visione quantitativa del forte regresso subito dalle masse gelate. Nel caso della Forcola, il ritiro del fronte è stato di circa 300 metri in 40 anni. I ragazzi sono rimasti colpiti anche dal silenzio rotto solo dallo sciacquio dell’acqua e da sordi e lontani rumori provenienti dal ghiaccio che ha dimostrato così il suo continuo movimento. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di apprendere e di mettere in pratica le tecniche di spostamento e comportamento nel severo ambiente dell’alta montagna, approfondendo la conoscenza dei diversi aspetti del paesaggio glaciale.

Alla fine delle due intense giornate, il rientro al parcheggio della Val Martello con la stanchezza gioiosa e soddisfatta delle due giornate passate nella natura, al di fuori delle aule scolastiche.













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