Il municipio «verde» mette al bando le bottiglie di plastica 

Il consiglio approva la mozione per lo stop all’«usa e getta» Mitterhofer: «Saranno proibite in tutti gli enti pubblici»


di Sara Martinello


MERANO. Dopo mesi passati tra gli infiniti punti all’ordine del giorno delle sedute del consiglio comunale, la mozione del consigliere Christoph Mitterhofer (Süd-Tiroler Freiheit) relativa al consumo di bottigliette di plastica negli spazi di competenza del Comune di Merano è finalmente arrivata alla discussione. Nel corso dell’ultima seduta, infatti, è stato sancito di mettere al bando tutte le bottiglie di plastica all’interno degli enti pubblici strettamente correlati al Comune. “Al posto di queste – dice la mozione approvata – dovranno essere utilizzate bottiglie di vetro o riciclabili”.

Si tratta di un provvedimento volto a rendere il municipio e l’amministrazione comunale i primi esempi di quell’animo “verde” che dovrebbe essere alla base della salvaguardia del pianeta. “I rifiuti di plastica rappresentano un grande problema per l’ambiente. Il Comune di Merano dovrebbe dare il buon esempio mettendo al bando tutte le bottiglie di plastica all'interno degli enti pubblici. Ciò permetterebbe non solo di tutelare l’ambiente, ma eviterebbe anche che per esempio l’acqua o i succhi vengano trasportati per centinaia di chilometri, anche considerato il fatto che in Sudtirolo non mancano di certo queste due risorse”, così scriveva Mitterhofer quattro mesi fa, quando aveva presentato la mozione per la prima volta.

Soddisfatto anche il sindaco Paul Rösch: «Abbiamo approvato molto volentieri questa mozione, e ora quel che possiamo fare, anche in senso giuridico, lo faremo. Come amministrazione non possiamo imporre un’azione coercitiva nei confronti dei privati, ma almeno negli ambienti del municipio possiamo e dobbiamo muoverci in questo senso. Dal maggio prossimo intraprenderò un’azione congiunta con l’Azienda dei servizi municipalizzati per chiarire in quale direzione si possa agire, e ci impegneremo per una sensibilizzazione in questo senso. L’acqua della val Venosta ha valori ottimi: quando ho sete riempio una brocca con l’acqua del rubinetto».

Intanto, per i cittadini e per i gestori di punti di ristoro le indicazioni rimangono le stesse, quelle fornite dalla comunità scientifica. Quando si compra una bottiglia d’acqua è sempre bene controllare il numero o la sigla con cui è stata marchiata: il numero “1” o la sigla “Pet” identificano il polietilene tereftalato, materiale leggero e flessibile che impone di buttare la bottiglia una volta svuotata, poiché il rischio di contaminazioni batteriche è alto e per via del rilascio di componenti tossiche che interferiscono col sistema endocrino. Gli imballaggi col numero “2” o la sigla “Hdpe” sono generalmente plastiche migliori, ma con un elevato costo ambientale.













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