Imprese: 2,5 milioni nel progetto ippodromo 

Innovazione. Dal 2021 il “business incubator” sotto la tribuna principale dell’impianto Spazi indipendenti rispetto all’attività ippica, saranno rivolti a start-up e a menti creative



merano. Se ne parla dal 2017: a distanza di tre anni la giunta ha trovato la quadra. Per il 2021 è annunciato infatti l’avvio dell’incubatore di imprese all’interno dell’ippodromo, un progetto da 2,5 milioni di euro che costituirà un tassello importante nel polo dell’innovazione di Maia Bassa pallino dell’assessore Diego Zanella. Dall’Unione Europea arriverà un contributo di 800 mila euro, mentre degli 850 mila promessi informalmente dalla Provincia nel 2018 ancora non si ha la certezza.

Tante le sinergie in campo, da quella con Idm e col Noi Techpark a quelle – tutte da valutare – col progetto Fesr-Mestech, che vede coinvolte e sostenute finanziariamente con un contributo di 600 mila euro giovani imprese attive nel settore dell’ambiente e dell’energia, o col centro di innovazione Alperia Research, che secondo il piano industriale di Alperia sarà realizzato a Merano nei prossimi anni.

Progetto “fatto in casa”.

Oltre ai cavalli da corsa l’ippodromo di Maia Bassa ospiterà dunque dal prossimo anno anche giovani imprenditori. La giunta comunale ha infatti approvato il progetto, predisposto dall’architetto Wolfram Haymo Pardatscher (capo della ripartizione edilizia in Comune), per la realizzazione dell’incubatore aziendale nei locali vuoti situati sotto la tribuna principale.

«Il sostegno delle imprese innovative e delle menti creative è fondamentale per il futuro successo della nostra città», sottolinea Rösch. Innovazione e creatività, mentre nella brochure distribuita nelle cassette della posta dei meranesi in vista delle elezioni, il nemico-amico Richard Stampfl parla di “nuove tecnologie” e “digitalizzazione”. «Ampliando l’offerta in questo campo – così il sindaco – creiamo le premesse affinché le giovani imprese possano nascere e prosperare. Così tratteniamo a Merano le menti più intelligenti e contribuiamo ad attirarne altre da fuori».

«Il business incubator, vale a dire l’incubatore aziendale, offrirà all’imprenditoria postazioni di lavoro completamente attrezzate e a prezzi di affitto vantaggiosi, nonché servizi di consulenza e forme di sostegno utili nella fase di avvio e di ampliamento della nuova attività – spiega Zanella, al fianco del sindaco nel presentare il progetto ma di tutt’altro avviso nelle dichiarazioni preelettorali sulla competenza di Rösch in materia. «Il grande successo riscosso da Startbase -agginge Zanella - dimostra che abbiamo imboccato la strada giusta. Il passo successivo più ovvio è ora quello di reperire una struttura più capiente. Al tempo stesso la nuova iniziativa consentirà di rafforzare il legame dell’impianto ippico con la città».

La cultura dell’innovazione.

«Il centro di innovazione – così Johannes Troger del team Mind - nasce per soddisfare le esigenze concrete di numerosi cittadini e imprenditori meranesi e del circondario. Negli ultimi la città ha promosso la cultura dell’innovazione con tante iniziative: sono stati organizzati 40 eventi e workshop con imprenditori, giovani e bambini. Sono state inoltre fornite 70 consulenze e coinvolte nei vari progetti oltre 800 persone. I due spazi di coworking a Maia Bassa sono sempre pieni e abbiamo urgente bisogno di nuovi spazi dove il tema dell’innovazione possa essere approfondito e sviluppato». Una volta allestito, il nuovo business incubator potrà anche certificato secondo le prescrizioni di legge di recente varate. «Dalla certificazione potremmo trarre tutta una serie di benefici economici e giuridici. In questo modo sarà anche più facile, dopo una prima fase di sostegno da parte dell’ente pubblico, affidare poi la gestione della struttura un privato», aggiunge Zanella. Il Comune come attivatore di un processo, quindi, che col tempo dovrà però divenire un sistema capace di sostenersi autonomamente. L’iniziativa, garantiva Zanella nel 2018, non interferirebbe con l’attività ippica.













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