«Julia» sulle orme di Ötzi per formare veri alpinisti 

Esercito. Al reggimento meranese affidato il corso base di riferimento per tutta la brigata Due giorni di marcia e attività in Val Senales: 24 penne nere hanno ottenuto le qualifiche



Val senales. Per la prima volta, Merano ha fatto da polo addestrativo di riferimento per i diversi reggimenti della brigata alpina Julia giunti per prendere parte al corso basico di alpinismo. Si è svolto con la marcia di due giorni in ambiente montano organizzata in val Senales battezzata “Sulle tracce del Similaun”.

L’esercitazione rientrava tra le attività denominate “70 x 70”, cioè 70 marce in montagna per i 70 anni dalla fondazione della brigata alpina Julia che ogni reparto dipendente ha effettuato nell’ambito dei propri comprensori.

Il primo giorno.

Pianificata nei dettagli dal direttore di esercitazione, il tenente colonnello Fabio Zinato, coadiuvato dai suoi esperti responsabili tecnici, l’attività ha visto tutti i 24 alpini coinvolti raggiungere dapprima per via ordinaria il lago di Vernago a quota 1689 e successivamente, percorrendo il sentiero numero 2, salire fino al rifugio Similaun a 3019 metri dove ha avuto luogo la cerimonia dell’alzabandiera, dopo un tempo di percorrenza di circa sette ore.

Il secondo giorno.

Il mattino seguente un gruppo ha affrontato la salita fino alla cima Similaun raggiungendo quota 3603. Qui i partecipanti hanno issato con orgoglio la bandiera e la drappella di Reggimento ed è stata recitata una preghiera commemorativa in onore del primo maresciallo Stefano Ferrai, sottufficiale del reggimento scomparso nel 2018 all’età di 46 anni, alla memoria del quale tutta l’attività è stata dedicata.

Un secondo gruppo ha intrapreso invece il sentiero 2A dal rifugio fino al raggiungimento del giogo di Tisa a 3200 metri, ricongiungendosi, dopo la discesa, con tutti gli altri di nuovo a Vernago, percorrendo complessivamente un dislivello in salita nelle due tappe di oltre 1.800 metri.

L’esercitazione.

Per l’impegnativa esercitazione, che si è sviluppata tra gli incantevoli paesaggi della val Senales nei pressi del famoso ghiacciaio, ancora una volta tutto il personale partecipante ha potuto utilizzare e familiarizzare con gli equipaggiamenti per i climi rigidi e innevati messi a disposizione dalla Forza Armata, effettuare manovre sul ghiaccio, vedere le legature e tutto quanto necessario apprendere dagli insegnamenti dei direttori tecnici di alpinismo militare che, assieme ai consigli e alle competenze tecniche, hanno offerto ai “nuovi” tutta la loro grande passione.

Le qualifiche.

Questa esperienza intende formare il personale militare di ogni ordine e grado dell’Esercito neo assegnato ai vari reparti e la sua frequenza è considerata requisito essenziale per poter intraprendere la carriera militare nelle truppe alpine. Le qualifiche ottenute dopo gli esami finali sono quelle di “capo cordata e secondo di cordata”.

Orgoglio.

Gratificato per il significato e l’esito del corso il Comandante del reggimento meranese, il colonnello Michele Losavio. «L’assegnazione al nostro reggimento dell’organizzazione di un corso così importante per le truppe alpine - affermato - è l’ennesima dimostrazione di riconoscimento della bravura, della competenza e della passione che tutti coloro che sono stati chiamati in causa ad ogni livello hanno messo in campo per la perfetta riuscita dello stesso, raggiungendo lusinghieri risultati. Tutto ciò mi riempie di orgoglio».

Alla soddisfazione, Losavio “allega” un auspiscio: quello che nel prossimo futuro l’attivazione di corsi d questo genere possa ancora una volta essere affidata al reggimento logistico Julia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













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