L’Est Ovest torna in pista Si riparte a ritmo “slow” 

Lo storico club. Stasera inizia la lunga estate di concerti e attività culturali al parco Marconi I tre mesi di blocco hanno messo in ginocchio l’associazione: mancano 80 mila euro di entrate



Merano. Il Club Est Ovest è ai blocchi di partenza. Con oggi ricomincia l’estate al parco Marconi, sede estiva del circolo di vicolo Passiria, dove ogni sera, dal mercoledì al sabato, ci si potrà tornare a incontrare per un aperitivo o per una serata tra amici. L’ingresso è libero, come sempre, sebbene la capienza dell’area verde di via Cavour sia limitata per chiare esigenze di contrasto alla diffusione del coronavirus. Resta un nodo, la difficoltà del finanziamento: dopo tre mesi e mezzo di stop forzato, la mancanza delle entrate si fa sentire. Starà alla popolazione rispondere al bisogno d’aiuto di questo calderone di iniziative culturali e ludiche che da anni arricchisce la città e i suoi abitanti.

Rullo di tamburi.

Il grande giorno del Club Est Ovest è oggi. Si comincia alle 17 e si va avanti fino all’una di notte, dal mercoledì al sabato. Di iniziative in programma per la serata inaugurale non ce ne sono: si parte “slow”, in sobrietà. Coi piedi di piombo, dopo i drammatici mesi di una pandemia che tuttora potrebbe ripiombare anche su questo angolo d’Italia. Ci si può incontrare con gli amici davanti a una bibita fresca o a una birra, fare una partita a carte seduti sull’erba, ci si può portare la chitarra o gli strumenti da giocoleria. Per ora l’Est Ovest promuove quella socialità semplice e spontanea che invece nelle costose impalcature del divertimento organizzato in altri punti della città manca.

Le misure anticontagio.

«Al momento non abbiamo in calendario manifestazioni – spiega Giorgia Lazzaretto, del direttivo dell’Est Ovest – per via della difficoltà nell’ottemperare a tutte le restrizioni in vigore. Da metà luglio però vorremmo ricominciare a ospitare eventi. Presentazioni di libri, concerti, anche il calcetto, coi dovuti accorgimenti». Secondo la norma 1/5 approvata ieri dalla giunta provinciale, quella in base alla quale per una persona servono 5 metri quadri di spazio, all’interno del parco Marconi potranno sostare contemporaneamente 280 persone. Tornelli all’ingresso? «No, non siamo in uno stato di polizia. Qualcuno di noi si preoccuperà di verificare che tutte le regole siano rispettate, ma con discrezione. Ci fidiamo del senso di responsabilità di ognuno».

Si balla zoppicando.

Come tutte le attività culturali, l’Est Ovest ha sofferto – e soffre tuttora – le conseguenze del blocco totale durante il lockdown. Sì, ci sono state le iniziative online per tenersi compagnia con l’arte, ma sono state esibizioni del tutto gratuite sia per chi ci si è cimentato, sia per la stessa piattaforma che le ha ospitate. Lazzaretto prosegue: «Siamo chiusi dal 6 marzo. Questo significa che per più di tre mesi non abbiamo fatto tessere ai soci, perdendo anche gli introiti del bar: la somma delle entrate che sono venute a mancare si aggira intorno agli 80 mila euro. In tutto l’Alto Adige siamo una delle poche associazioni che si autosostengono quasi per il 60 per cento. La consolazione è che la Provincia ha stabilito che non chiederà di rendicontare tutti i costi preventivati l’anno scorso». Intanto un modo per sostenere il circolo c’è, partecipare all’estate al parco Marconi. In cambio, un sorriso mentre si rincasa. S.M.













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antonella mattioli

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