Merano. Alla soglia del trentennale, arriva una svolta in una delle manifestazioni più “ruspanti” dell’estate meranese, la Festa sotto la tenda che dal 1990 va in scena in agosto sul campetto da calcio della chiesa di Santa Maria Assunta. La vecchia guardia dei volontari della parrocchia cede il passo alle nuove leve: un segnale di continuità in un contesto in cui il concetto di comunità è sotto tiro.

Le origini.

La Festa sotto la tenda nacque su un'iniziativa di don Luigi Ciotti. Il mai dimenticato parroco trasformò un suo credo in realtà: anche mangiando e bevendo si può fare carità, si può trovare il modo di fare beneficenza. La sagra è cresciuta diventando un meccanismo oliato, collezionando successi in serie. Ma il tempo passa per tutti e la squadra che per tanti anni ha retto le sorti dell’evento ha fatto un passo di lato. Fornirà il supporto cementato dall’esperienza, ma i primattori diventano i ragazzi del gruppo giovani della parrocchia.

Il presente.

Nuovo anche il format, per la regia del diacono Alberto Gittardi e di Corrado Lantieri, vicepresidente del consiglio parrocchiale. La Festa sotto la tenda 2019 si concentrerà in un unica parentesi anziché spalmarsi su due weekend. Si terrà fra il 15 e il 17 agosto, integrando l’impegno delle realtà parrocchiali di lingua italiana e tedesca.

Si comincerà il mattino di Ferragosto con la processione che dal rione Santa Maria Assunta porterà alla chiesa dove si terrà la messa bilingue, seguita da un Frühschoppen, la merenda della tarda mattinata gestita dalla parrocchia tedesca. Il testimone “gastronomico” passerà alla parrocchia italiana il 16 e 17 agosto che nelle due serate proporrà cucina e musica. L’incasso delle cene servirà a ristrutture la sala Gabbiano, locale ad uso del gruppo giovani.