La notaia e l’alpinista sulle tracce del lupo 

I meranesi Consalvo e Manente presentano la loro opera prima, tra etologia e montagna



MERANO. Un’opera prima a quattro mani, quella dei meranesi d’adozione Anna Consalvo e Ciro Manente, che immette il lettore in un percorso fluviale alla ricerca della più intima essenza umana. È “Sulle tracce dei lupi” (ed. Ricerche&Redazioni, 2018), il libro di narrativa che sarà presentato dagli autori in un colloquio con Claudio Ferrari domani alle 18 al Centro per la cultura in via Cavour 1.

Vi si racconta l’avvincente storia di Ciro, che fin da bambino inizia a risalire i fiumi della sua città, il Tordino e il Vezzola, attratto dalla vita che vi scorre dentro. Una passione che lo accompagnerà fino alla maturità, all’oggi: Ciro, infatti, ama ancora perdersi tra le profondità dei boschi più intricati e negli anfratti della montagna meno accessibile del suo Abruzzo, nella natura selvaggia, quella più inesplorata, più aspra e difficile, dove non è raro l'incontro coi lupi. Questa passione, questa necessità di ritorno al selvatico, Ciro la condivide pienamente con Anna, in un intreccio che dà vita a un racconto autentico e straordinario.

Così Fulvio Grimaldi nella prefazione al volume: «Se dovessi dare una definizione del libro di Anna Consalvo e Ciro Manente istintivamente parlerei di libro “respirante”, perché le sue pagine sono scandite dal ritmo, ora incalzante, ora lento, ora trattenuto, della natura. Quando Ciro si inoltra nelle profondità misteriose del bosco, quando è attratto dal suono delle cascate, quando ascolta con apprensione il buio della notte, Anna ce lo trasmette che vede, sente e ci parla come se fosse il più nobile degli animali di montagna. Il suo processo di identificazione avviene miracolosamente e senza sforzi: a chi lo legge appare un percorso che ha gli automatismi della necessità».

Una nota sugli autori: Anna Consalvo, nata a Roma da padre abruzzese e madre umbra, vive a Merano, dove esercita la professione notarile. Ha conseguito i diplomi di educatrice e istruttrice cinofila al Siua, istituto di formazione zooantropologica fondato e diretto dall’etologo ed esperto del rapporto uomo-animale Roberto Marchesini. Ciro Manente, abruzzese da più generazioni, è sempre stato vicino al mondo della montagna e dei torrenti: per tutta la vita si è dedicato alla scoperta di luoghi inesplorati, e fonda la propria ricerca sul legame con la natura e con la terra. Attualmente vive e lavora a Merano.

L’incontro è previsto per domani, sabato 7, alle 18 al Centro per la Cultura (via Cavour 1). Entrata libera.













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