Lana, un parco giochi nella casa di riposo 

Al Lorenzerhof. La struttura si dota di un’area per coltivare le relazioni fra anziani e bambini Progetto sostenuto dalle donazioni raccolte all’apertura di una mostra sulla storia della fondazione



lana. Un piccolo parco dove gli anziani ospiti del Lorenzerhof, storica casa di riposo di Lana, potranno conoscere bambini e giocare con nipoti e pronipoti. Questa l’opera che potrà essere realizzata grazie alle donazioni dei tanti partecipanti alla cerimonia d’inaugurazione della mostra permanente “Storia della fondazione Lorenzerhof”, l’altro giorno, cui ha preso parte anche l’assessora provinciale Waltraud Deeg.

Il parco giochi.

La mostra è stata inaugurata durante la tradizionale sagra della struttura di via Ausserdorfer, nel centro del paese, da tempo occasione per fare beneficienza. Aziende e privati, in preparazione alla festa, hanno rimpinguato il vaso della fortuna approntato dai responsabili del Lorenzerhof con più di 200 premi, poi sorteggiati tra i partecipanti all’evento. Il ricavato sarà investito nell’acquisto di un piccolo parco giochi da installare vicino alla gabbia dei conigli e da usare per portare avanti diversi progetti di incontro intergenerazionale tra anziani e bambini, ma anche per dare agli ospiti un modo per svagarsi insieme ai loro nipoti e pronipoti in visita.

Un lavoro di ricerca.

La residenza per anziani è una delle più conosciute e antiche fondazioni nell’ambito del sociale dell’Alto Adige. «Abbiamo voluto rappresentare con uno speciale murales – spiegano i responsabili della struttura – questa lunga storia di assistenza a favore delle persone bisognose di cura e dei nullatenenti residenti a Lana, in modo da farla conoscere anche alla popolazione». Günter Staffler, presidente della fondazione Lorenzerhof, ha descritto nel suo discorso inaugurale come il consiglio di amministrazione e il direttivo siano arrivati all’idea di una galleria permanente, realizzata in collaborazione con lo storico Christoph Gufler e col grafico Andreas Unterholzner nel nuovo passaggio interno tra la casa Lorenz e la casa Elisabeth, dove si poteva disporre di una superficie grande abbastanza da inserirci illustrazioni e immagini, in modo da far compiere a chi attraversi il corridoio una vera e propria passeggiata nella storia. Gufler ha raccontato brevemente le origini del Lorenzerhof e ha arricchito la narrazione con una serie di aneddoti.

Benefattori di ieri e di oggi.

«La nostra storia – riprende Staffler – si staglia su uno sfondo caritatevole e benefico. La fondazione nacque e crebbe nel corso degli ultimi due secoli da una serie di lasciti e donazioni di diversi benefattori, che esprimevano così le loro convinzioni religiose e il loro spirito di carità. Ci furono anche persone anziane che, prive di parenti prossimi, lasciarono il loro patrimonio alla fondazione in cambio di accoglienza e assistenza fino al termine della loro vita. Nel corso del tempo le proprietà fondiarie e il patrimonio del Lorenzerhof crebbero quindi considerevolmente. La galleria permanente ha lo scopo di non fare dimenticare questa storia, e dà a tutti gli interessati l’opportunità di conoscerla».

Nella società moderna, negli ultimi decenni più benestante rispetto anche soltanto a sessant’anni fa, si è assistito a enormi cambiamenti nel sistema di cura e a un silenzioso cambiamento dell’assistenza sociale. Con l’aumento della aspettativa di vita molte fondazioni sono state riorganizzate in strutture di assistenza sociale, e così ha fatto pure la residenza per anziani della fondazione Lorenzerhof. Così Staffler: «Tutti i benefattori, di allora e di oggi, potranno sentire attraverso la galleria permanente la nostra riconoscenza e il nostro ringraziamento per il contributo che hanno dato e che continuano a dare con le loro opere. Con la galleria permanente viene oggi richiamata alla memoria l’intenzione primaria della fondazione, che in passato era ben ancorata nella società. La galleria permanente è aperta tutti i giorni. Invitiamo calorosamente tutti gli interessati a visitare la galleria “Storia del Lorenzerhof”».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità