Maia Bassa, il comitato resuscita l’antico portone

L’ex municipio. Il restauro è stato finanziato coi fondi destinati alle piccole opere nei quartieri Il Comune mette a disposizione per il secondo anno consecutivo un budget di 100 mila euro



merano. Ci entrano – ci entravano, prima dell’emergenza sanitaria – bambini, anziani, insegnanti, lettori, persone che hanno a cuore il loro quartiere. L’ex municipio di Maia Bassa è il vecchio sovrano di via Matteotti, accogliente con chi ha voglia di mettersi in gioco per la comunità, austero e rugoso in una strada rimessa a nuovo giusto un paio d’anni fa e che ora raccoglie gli sguardi ammirati dei passanti grazie al suo aspetto arioso e moderno. Era un peccato vedere gli effetti del tempo e dell’usura su quel portone un tempo così fiero. Così, impiegando i fondi messi a disposizione dei quartieri dall’assessore al decentramento Andrea Rossi, il comitato ha deciso di restaurarlo. Per renderlo un varco degno di tutto quello che oggi si fa all’interno del civico 38.

«I lavori sono stati completati pochi giorni fa e il risultato è eccellente – commenta la presidente del comitato Petra Laner –. Avremmo voluto “inaugurare” ufficialmente l’opera assieme al vicesindaco Andrea Rossi, ma per effetto dell’emergenza epidemiologica in corso abbiamo dovuto rinviare la cerimonia. Vogliamo comunque ringraziare l’amministrazione per aver stanziato i fondi che ci hanno consentito di far eseguire questo intervento».

Dal 2019 l’amministrazione comunale destina un budget di 100 mila euro al finanziamento di interventi proposti dai comitati di quartiere. Per il secondo anno consecutivo la giunta ha stanziato in bilancio anche per il 2020 lo stesso budget, destinato espressamente a piccole opere nei diversi quartieri della città. «La suddivisione degli importi tra i diversi rioni così come la destinazione di volta in volta dei fondi è frutto del lavoro della conferenza dei presidenti dei comitati e naturalmente del volere dei singoli quartieri», spiega Rossi.

Alto è l’interesse nei diversi quartieri per la sistemazione e per il miglioramento delle rispettive aree verdi pubbliche: i progetti del vecchio comitato di Sinigo per il parco di via Fermi, quelli del rione San Vigilio per l’area giochi nella piazza e quelli del rione Wolkenstein per il parco Tessa ne sono un esempio. Altri comitati si sono invece concentrati su opere diverse. E così mentre il quartiere centro storico intende recuperare a nuova vita i piccoli negozi di proprietà comunale presenti sotto porta Venosta, quello di Santa Maria Assunta ha chiesto di restaurare la statua della Madonna che si trova proprio al centro del rione e dalla quale il rione ha tratto il proprio nome. Il comitato di Maia Bassa mira invece a migliorare la dotazione di rastrelliere per le biciclette in via Roma all’incrocio con via Matteotti. Quello di Quarazze ha chiesto di acquistare una nuova lavastoviglie per la casa delle associazioni, luogo di feste e aggregazione per tutto il rione. E infine il comitato Steinach intende recuperare e abbellire con un murale a parte di muro che costeggia la sala parrocchiale su via Haller. «Piccoli interventi in sé – osserva il vicesindaco –, che però contribuiscono a rendere migliore l’aspetto di alcune aree cittadine e anche la vita che in queste si svolge».













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