Malles e Pola «gemelle» nel segno dell’Ipa
La delegazione venostana ha incontrato quella istriana per suggellare un’amicizia internazionale
MALLES. Il sogno nel cassetto che il direttivo dell’International Police Association (Ipa) Alta Venosta da tempo accarezzava è diventato realtà. Il socio Dino Filipovic, nato a Fiume e già fiamma gialla, eletto nel direttivo venostano dell’Ipa, è solito compiere viaggi in Croazia a trovare la madre e le sorelle. Ed è solito anche riportare agli altri membri racconti meravigliosi della sua terra, del suo splendido mare, della citta di Pola, nella quale ha avuto modo di conoscere i responsabili della sezione locale dell’Ipa.
Gli altri membri del direttivo hanno quindi pensato di organizzare un viaggio in Istria, con una prima tappa proprio a Pola. Così, all’unanimità si è deciso di intraprendere il viaggio e di stringere amicizia coi colleghi del versante croato, in modo da formalizzare un gemellaggio proficuo per entrambe le sezioni. Partiti il lunedì appena passato, i membri dell’Ipa Alta Venosta si sono diretti a Pola, dove Beppoi, il cugino di Filipovic, li ha accompagnati in un’accurata visita della città durata due giornate intere. Qui è anche avvenuto l’incontro col presidente della sezione di Pola Branko Budic e col presidente dell’Ipa istriana Loris Kozlevac per lo scambio dei gagliardetti. Luogo dell’incontro, la piazza più bella di Pola, a due passi dal tempio di Augusto (la costruzione più antica della Croazia, costruita dall’imperatore romano nell’antico Foro cittadino). A seguito del meritato brindisi si è passati alla visita dell’arena romana, uno degli anfiteatri romani meglio conservati al mondo, che coi suoi 133 metri di lunghezza e 32 di altezza è in grado di ospitare 3200 spettatori. Sesta arena al mondo per grandezza, è stata costruita nel primo secolo dopo Cristo sotto l’imperatore Vespasiano. Hubert Joos, presidente dell’Ipa venostana, ha a sua volta invitato la delegazione di Pola a visitare Malles. Terminato il soggiorno istriano, i membri dell’Ipa Alta Venosta hanno fatto una breve sosta al sacrario militare di Redipuglia, in provincia di Gorizia, per un minuto di raccoglimento sulla gradinata. Quindi il rientro in sede, soddisfatti di aver potuto visitare i luoghi raccontati dal socio Filipovic e di aver conosciuto l’ospitalità istriana.