Mecenatismo “urbano” Nuova chiamata alle arti 

L’iniziativa. L’ufficio cultura propone un concorso dedicato ai creativi, immobilizzati dalla crisi  Una ventata di bellezza in città con le venti opere che saranno affisse ai totem “MeranoMemo”



Merano. Cambiavano veste più o meno ogni mese, prima che l’emergenza coronavirus spazzasse via gli eventi reclamizzati sui grandi pannelli in vista. Ora i totem “MeranoMemo” assumono una nuova funzione: grazie all’iniziativa promossa dall’ufficio cultura del Comune, saranno vetrine per i venti artisti vincitori del concorso “L’arte per ricominciare”. Un modo per dare colore alla città, per dare forza a chi la attraversa, per regalare visibilità a chi dell’arte ha fatto il proprio mestiere. Dietro compenso, per quanto modesto, perché il lavoro si paga. La scadenza del concorso è stata fissata per venerdì 15 maggio, ma sono già dieci i professionisti che hanno risposto all’appello del Comune e che hanno presentato le loro idee per decorare i totem trifacciali al centro dell’iniziativa.

L’ente mecenate.

Non è una novità che gli ultimi anni, col lavoro del vicesindaco Andrea Rossi e di tutto l’ufficio cultura del Comune, siano stati forieri di un rilancio della vocazione storica, letteraria e artistica di Merano. Gli apprezzati festeggiamenti per i 700 anni dal primo ordinamento giuridico cittadino e la successiva rassegna “Passepartout”, l’arrivo di voci di rilievo del panorama nazionale grazie all’impegno della Biblioteca civica, la partecipazione al bando “Capitale della cultura” e il conseguente inserimento all’interno di una rete di prestigiose realtà sparse lungo tutto lo Stivale. L’anno kafkiano, brutalmente interrotto sul nascere dal coronavirus e trasmigrato alla sua interpretazione più letterale. In generale, le forme dell’arte, sebbene siano spesso percepite come distanti o addirittura ostili al quieto vivere (tanto da costringere Rossi a ripetere la frase «Per ogni soldo che investo ne produco due»), sono coniugate con una fruizione quanto più ampia possibile, gratuita, pubblica.

Il sostegno in tempi di crisi.

Il sindaco Paul Rösch non manca di accompagnare il lancio di “L’arte per ricominciare” con una riflessione sul presente: «In questi giorni – commenta – ci possiamo rendere facilmente conto di quanto sono importanti le attività culturali e gli spazi per la riflessione. Il fatto che attualmente in riva al Passirio non si svolgano eventi culturali rappresenta per Merano città di cultura un’evidente privazione. Perciò occorre offrire alla cultura e ai suoi attori la possibilità di riconquistare gli spazi pubblici». Il suo vice e assessore competente evidenzia le difficoltà in cui versano oggi anche gli artisti: «Anche la scena culturale, che offre numerosi posti di lavoro, sta attraversando un periodo di crisi economica. Questo progetto ci consente, nella difficile situazione che stiamo tutti vivendo, di dare un piccolo contributo indiretto a chi fa cultura».

Idee in concorso.

Il progetto si rivolge in particolare alle persone creative che si occupano di grafica, di fotografia, di illustrazione o di arte visiva in generale. Si può partecipare singolarmente o in collettivi, proponendo da una a tre opere. I lavori devono essere inviati in formato digitale entro il 15 maggio all’indirizzo e-mail cultura@comune.merano.bz.it, dopodiché l’ufficio cultura procederà a selezionarne venti. I nomi degli autori e le opere scelte saranno resi noti entro il 26 maggio.

Le opere saranno poi stampate su pellicola a spese del Comune e affisse sui 16 totem trifacciali di “MeranoMemo” sparsi per la città, dove rimarranno per due mesi. Complessivamente saranno selezionati 20 artisti, e di ognuno sarà scelta una sola opera. Agli artisti selezionati sarà corrisposto un compenso di 300 euro lordi. Il Comune non esclude di organizzare in futuro un’esposizione di tutti i lavori pervenuti. S.M.

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