Medie a Lana, docente positivo: sette classi in quarantena

La pandemia. Gli alunni raggiungono le altre 48 persone già in isolamento. Alla casa di riposo Lorenzerhof  diventano quattro i casi di positività fra gli operatori, mentre sono due fra gli anziani: tutti gli ospiti sottoposti a tampone


Ezio Danieli


Lana. Lana vive la ripresa della pandemia da coronavirus con grande apprensione.

Ieri mattina è stata rilevata la positività di un docente della scuola media e subito sono state mandate a casa sette classi dove l'insegnante svolgeva le sue lezioni. Gli alunni sono stati posti in quarantena e si aggiungono così agli altri 48 che sono nelle stesse condizioni.

Ma non è l’unica situazione a preoccupare.

Si alza il livello di guardia

al Lorenzerhof.

Alla casa di riposo Lorenzerhof risultano positivi due anziani che sono stati trasferiti all'ospedale di Bolzano. Fra il personale che opera nella struttura risultano positivi in quattro. Di due già si sapeva, degli altri due s'è saputo solo ieri mattina: erano in vacanza e si sono fatti il tampone per conto proprio. Il risultato, positivo, è stato subito comunicato alla direzione della struttura.

Dice il presidente della fondazione Günter Staffler: «La situazione è costantemente monitorata». Gli ospiti, fra ieri e oggi, vengono sottoposti ad ulteriori tamponi «per verificare se sono stati contagiati.

Chiusura alle visite,

solo nel container.

Intanto per precauzione abbiamo provveduto a chiudere la struttura con le visite agli anziani che saranno ancora garantite tramite il container che è stato allestito nel cortile esterno della struttura per mantenere un contatto fra i familiari e gli ospiti».

Il container, preso in affitto dalla ditta Niederstaetter, è stato posizionato proprio nel cortile della residenza per anziani. È dotato di due entrate: dalla casa di riposo vi accedono gli ospiti mentre per i visitatori c'è il secondo ingresso ovviamente separato. Una parete di plexigas separa i due spazi nei quali gli anziani ed i loro visitatori partecipano ai colloqui.

Günter Staffler ricorda la funzionalità del container ed il lavoro prezioso svolto dal personale «che ha sistemato un tavolino, delle sedie, alcuni quadri per rendere i colloqui più in sintonia con un clima di affetto che non deve mai mancare».

Incontri solo su appuntamento, massimo per un’ora.

I contatti avvengono, come già accaduto la primavera scorsa, su appuntamento e sono organizzati per durare al massimo un'ora.

Il container, diviso in due spazi ben definiti di circa 3 metri quadrati ciascuno, continua ad essere sottoposto a tutte le operazioni di bonifica necessarie per evitare il contagio.

«Al termine di ogni colloquio - continua Staffler - viene sottoposto a disinfezione. Il personale della casa di riposo, che è dotato di mascherine e di guanti, procede inoltre ad una radicale pulizia dei punti di contatto e delle parti in cui gli ospiti ed i loro visitatori si siedono».

Lwe conseguenze del virus

la scorsa primavera.

Fra i 138 ospiti della casa di riposo la scorsa primavera erano stati una ventina i contagiati dal virus che aveva provocato quattro vittime.

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