Naturno, il canile rischia lo sfratto entro giugno 

L’allarme dal rifugio. La struttura dovrà lasciare il terreno che occupa da parecchi anni L’associazione: «Non abbandoneremo i nostri ospiti, resistiamo. La Provincia intervenga»



Naturno. Una spada di Damocle pende sul canile di Naturno. Entro il prossimo giugno l’unica struttura di accoglienza per cani e gatti dell’intera parte occidentale della provincia dovrà abbandonare l’area in cui è insediata: ora l’associazione cerca disperatamente una nuova casa. «Ma non abbandoneremo gli animali a se stessi», promette la presidente Silvia Piaia.

Lo sfratto incombe.

Oggi il rifugio ospita otto cani e dieci gatti, un numero esiguo giustificato proprio dalla necessità di sospendere l’attività di accoglienza, dettata dallo sfratto incombente. La proprietaria dell’area che ospita il canile, infatti, ha disdetto il contratto d’affitto, dando come termine ultimo per lo sgombero il mese di giugno 2020. Dal 2007 l’associazione tira avanti con mezzi propri, ma negli ultimi 12 anni è arrivata a trovare una famiglia a più di mille animali. Per i cani ha costruito moderni box con riscaldamento a pavimento e acqua corrente, per i gatti una spaziosa casetta con alloggi separati, e ancora spazi per gli animali più piccoli e stazioni per la quarantena. Ha progettato con cura il giardino, dove gli alberi piantati e il sistema di nebulizzazione installato garantiscono a tutti gli ospiti un ambiente fresco e piacevole anche d’estate. Un piccolo angolo di paradiso per creature che quasi sempre hanno alle spalle storie di sofferenza e di abbandono.

L’«Sos» alla Provincia.

Piaia non si dà per vinta: «Con la Provincia abbiamo sempre trovato una buona sinergia, ora confidiamo che il suo sostegno non venga a mancare nel momento del maggior bisogno. Speriamo solo di poter invitare al più presto tutti gli amici dell’associazione all’inaugurazione di un nuovo rifugio per animali. Sarà un nuovo, emozionante capitolo». S.M.

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