San Martino come Venezia Ordinanza contro i piccioni 

Il provvedimento. Questioni igieniche e di decoro: interviene la sindaca Rosmarie Pamer Troppe persone a foraggiare i volatili e la loro presenza si è moltiplicata in breve tempo



San martino. troppi piccioni, la sindaca dice stop. gli effetti poco gradevoli della massiccia presenza di colombi non è una prerogativa di venezia. nel suo piccolo, anche san martino in passiria deve fare fronte alla questione. tanto che la giunta comunale si è sentita in obbligo di intervenire con un’ordinanza che vieta il foraggiamento dei volatili. «da un anno a questa parte la presenza di piccioni si è moltiplicata - conferma la sindaca rosmarie pamer - e in particolare nella zona presso la chiesa. tutto a causa di persone che forniscono cibo agli uccelli. da pochi esemplari, in pochi mesi si è passati a centinaia. con tutte le conseguenze del caso». nell’ordinanza viene sottolineato il rischio per il pericolo di trasmissione di malattie infettive e parassitarie, per il pericolo di danno degli edifici pubblici e privati, nonché per problemi di decoro urbano “in relazione a insudiciamento di balconi e marciapiedi. c'è l’abitudine di distribuire cibo ai piccioni - così ancora il documento - aumentando di fatto e in modo innaturale la loro capacità di riproduzione contribuendo così ad aggravare ulteriormente un fenomeno che può arrecare danni alla collettività. considerato che l’alimentazione richiama un gran numero di piccioni anche dalle zone limitrofe aumentandone il numero delle colonie; c'è inoltre il grave pregiudizio e degrado che la crescente massa di deiezioni dei piccioni reca all’ambiente, con costi gravosi per le operazioni di pulizia, manutenzione e restauro degli edifici”. la sindaca, ravvisata la necessità e l’urgenza di contenere il numero di piccioni presenti sul territorio comunale, ha per tanto firmato un'ordinanza con la quale ha vietato la somministrazione di cibo ai piccioni nel territorio comunale di san martino in passiria salva autorizzazione ai fini sanitari, “al fine di evitarne l'incremento e di evitare il diffondersi di malattie trasmesse all'uomo”. multe in vista, dopo un primo avviso verbale. E.D.













Altre notizie

Attualità