Terremoto all’Ente Teatro Gamper sbatte la porta 

Il caso. Alla prima riunione del Cda si arriva al ballottaggio con Telser, nominata dalla Provincia L’ex presidente non ci sta e diserta la seduta. Ora il Comune rischia di finire fuori dal vertice


Jimmy Milanese


Merano. Colpo di scena del tutto inatteso all’interno dell’ente Teatro Puccini e Kurhaus, che solo poche settimane fa aveva rinnovato il suo consiglio di amministrazione. Tutto si è consumato nella convocazione di martedì scorso, la chiamata per eleggere il nuovo presidente e il vicepresidente. Un’assemblea alla quale, a sorpresa, non si è presentata la presidente uscente, Monika Gamper, data per confermata al suo secondo mandato e, soprattutto, candidata ufficiale del Comune di Merano.

Con una lettera indirizzata al Cda un minuto prima della sua convocazione, Gamper ha rassegnato le sue dimissioni, togliendosi quindi dalla competizione per la presidenza. A questo punto il Cda si è trovato costretto a nominare presidente l’altra candidata, Jutta Telser, indicata però dalla Provincia ed eletta all’unanimità dai sei membri rimasti.

Le nomine dei membri.

L’ente Teatro Puccini e Kurhaus è un’istituzione detenuta per il 50% dalla Provincia, che nomina tre membri del Cda, per il 30% dal Comune di Merano e per il 20% dall’Azienda di soggiorno, i quali nominano due loro membri nel Cda. Ma non è finita. Perché le nomine devono rispecchiare un bilanciamento etnico, quindi, se la Provincia deve nominare due tedeschi e un italiano, Comune e Azienda di soggiorno sono obbligati a nominare un italiano e un tedesco ciascuno. Ci sarebbe anche da considerare un bilanciamento di genere, che però in questa vicenda rimane a lato. Lo stesso vale per i vertici, per cui se il presidente è italiano il vice deve essere tedesco e viceversa.

Comune senza rappresentanti.

Avendo saputo che il Cda non l’avrebbe sostenuta per un secondo mandato, Monika Gamper ha quindi deciso di non presentarsi nemmeno alla riunione dello scorso martedì, rassegnando poco prima le dimissioni anche come membro del Cda.

Questa decisione obbliga ora il Comune di Merano ad attivare la non immediata procedura per la nomina di un suo rappresentante di madrelingua tedesca in seno al Cda dell’ente teatro. Quindi, per saper il nome del vicepresidente, i tempi si allungano. Ma si fanno anche foschi, visto che, dato lo statuto dell’ente, la vicepresidenza dovrà andare per forza a un madrelingua italiano e, chiedono a gran voce dal Comune di Merano, a questo punto dovrebbe essere Raoul Ragazzi, cioè l’esponente del Cda appena nominato dal Comune stesso assieme a Monika Gamper, lei però come membra di madrelingua tedesca.

Questo è infatti l’unico modo per evitare che l’ente cittadino, i cui edifici sono di proprietà del Comune stesso e le cui attività si svolgono tutte all’interno dei confini della città, non abbia al vertice nemmeno un esponente da esso indicato. Nel Cda dell’ente siedono solo altri due membri di madrelingua italiani che possono aspirare alla vicepresidenza, vale a dire Leandro Pegoretti, nominato dalla Provincia, e Roberto Federico, nominato dall’Azienda di soggiorno, che però nel Cda dell’ente ha inserito direttamente la sua presidente, Ingrid Hofer.

L’allarme di Zanella.

Insomma, se alla vicepresidenza verranno eletti Pegoretti o Federico, il Comune di fatto sparirà dal vertice. Questo l’allarme lanciato dall’assessore Diego Zanella, il quale pur stimando la nuova presidente si dichiara perplesso per quello che è visto come un atto d’imperio della Provincia su un ente che opera per il bene dei cittadini meranesi e dei turisti che raggiungono le rive del Passirio. «Il Comune ne esce schiaffeggiato, con questa decisione inaspettata, visto l’ottimo lavoro svolto da Gamper in questi anni, e per la quale avevamo chiesto la riconferma», chiarisce Zanella. A questo punto, rimasta vacante la vicepresidenza, per capire come andranno le cose bisognerà aspettare la nomina da parte del Comune del, anzi, della sua rappresentante di madrelingua tedesca.













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