Castelbello 

Venosta, contadini in allarme per 14 pecore uccise

Castelbello-ciardes. Le quattordici pecore sbranate in località Montetrumes, sopra Castelbello, fanno sospettare agli allevatori che nel territorio ci sia un lupo, sebbene ancora manchi la conferma...



Castelbello-ciardes. Le quattordici pecore sbranate in località Montetrumes, sopra Castelbello, fanno sospettare agli allevatori che nel territorio ci sia un lupo, sebbene ancora manchi la conferma ufficiale.

Già alcune settimane fa si era registrata l’ipotesi del lupo nella zona di San Martino al Monte, nel territorio comunale di Laces. Ad oggi, però, manca ancora la certezza delle analisi sul Dna trovato. Nel frattempo, tra Monte Toro e Montetrumes, per diversi giorni i contadini hanno trovato pecore sbranate, per un totale di 14 animali. Inizialmente si è attribuita la responsabilità a una volpe o a uno sciacallo dorato, per poi pensare a un lupo sulla base di avvistamenti comunicati da alcune persone. A indagare sulla morte delle pecore e sull’eventuale presenza di un lupo sono intervenute le autorità provinciali. Secondo quanto riportato dal quotidiano Dolomiten, Ernst Kaserer, del maso Niedermair, fa sapere che agli allevatori «non importa che si tratti di lupi, di volpi o di sciacalli dorati, importa la misura del danno».

Ora è probabile che le 350-400 pecore che si trovano a Montetrumes saranno fatte scendere a valle anzitempo. «Alcuni di noi allevano esclusivamente pecore, qui è in gioco la sopravvivenza della loro attività», aggiunge Kaserer.

A Monte Toro ci sono pecore, capre e vitelli provenienti da aziende agricole dell’intero territorio comunale di Castelbello-Ciardes. Le pecore si muovono liberamente, senza che siano previste misure a tutela del gregge: secondo i contadini, l’estensione dell’area di pascolo renderebbe impossibile radunare regolarmente in un punto preciso la totalità degli animali.













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