Visite nelle case di riposo, Lana apre per prima ai parenti 

Al Lorenzerhof. Un container con accessi separati per anziani e familiari, divisi all’interno da una parete in plexiglass Situazione in via di miglioramento nella residenza che ha registrato una ventina di contagi e quattro decessi


Ezio Danieli


Lana. In periodo di emergenza da coronavirus c'è chi non si perde d'animo. Al Lorenzerhof di Lana, che come tutte le altre case di riposo d'Italia e quindi anche dell'Alto Adige è chiusa per ogni tipo di visitatore, hanno deciso di sistemare un container nel cortile esterno della struttura per garantire un contatto fra i familiari e gli ospiti ristabilendo quindi un colloquio e la continuità degli affetti compromessi dalle disposizioni governative anti contagio.

Doppia entrata.

Il container, preso in affitto dalla ditta Niederstaetter, è stato posizionato proprio nel cortile della residenza per anziani. È dotato di due entrate: dalla casa di riposo vi accedono gli ospiti mentre per i visitatori c'è il secondo ingresso ovviamente separato. Una parete di plexigas separa i due spazi nei quali gli anziani ed i loro visitatori partecipano ai colloqui. «L'idea del container ci è venuto valutandone altre simili», dice Günter Staffler presidente della fondazione Lorenzer che gestisce la casa di riposo, «Ci siamo rifatti anche ad una soluzione simile che si è concretizzata in Olanda ed abbiamo preso il container che è stato poi reso accogliente dal lavoro del personale che ha sistemato un tavolino, delle sedie, alcuni quadri per rendere i colloqui più in sintonia con un clima di affetto che non deve mai mancare. Abbiamo iniziato in via sperimentale da un paio di giorni ma già da oggi (ieri per chi legge, ndr) tutto funziona con regolarità. I contatti avvengono su appuntamento e sono organizzati per durare al massimo un'ora. L'adesione è già notevole e positiva sia per i nostri ospiti sia per i loro familiari che sono soddisfatti dell'iniziativa che siamo riusciti ad organizzare».

La struttura.

Il container, diviso in due spazi ben definiti di circa 3 metri quadrati ciascuno, è sottoposto a tutte le operazioni di bonifica necessarie per evitare il contagio. «Al termine di ogni colloquio - continua Staffler - viene sottoposto a disinfezione. Il personale della casa di riposo, che è dotato di mascherine e di guanti, procede inoltre ad una radicale pulizia dei punti di contatto e delle parti in cui gli ospiti ed i loro visitatori si siedono».

L'idea risulta essere molto gradita. Perché consente intanto di rompere un assedio che dura da parecchio tempo e poi perché permette di recuperare quel rapporto di vicinanza con il mondo esterno alla casa di riposo in un momento particolarmente difficile per gli ospiti costretti ad un isolamento a causa della pandemia. «Abbiamo preso in affitto il container per un periodo limitato. A fine agosto speriamo di non averne più bisogno. Ma siamo legati allo sviluppo della pandemia e alle conseguenti disposizioni sanitarie».

Il bilancio del virus.

Günter Staffler, che ieri sera ha riferito in consiglio comunale a Lana del lavoro effettuato in questo periodo dallla residenza per anziani Lorenzerhof, ricorda che finora sono stati una ventina i contagiati dal virus che ha provocato quattro vittime. «Ora la situazione è migliorata, per fortuna. Ma siamo sempre sulla soglia d’allarme. Sono 138 gli ospiti della residenza. Il reparto Covid 19 è al primo piano della struttura seguito dal personale specializzato che opera con tutte le previste misure di sicurezza».

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