WineFestival confermato  «Il Covid non ci ferma» 

La manifestazione. Köcher «Priorità alla sicurezza di tutti, senza stravolgere il format Previsto un indotto dimezzato, «ma per la città grande ritorno d’immagine in ottica di efficienza»


Ezio Danieli


Merano. Il Merano WineFestival - dal 6 al 10 novembre prossimi e sarà la 29esima edizione - si farà comunque alla faccia del virus che continua a farsi sentire. L'organizzazione ha predisposto ogni cosa per garantire soprattutto la sicurezza a tutti, dal produttori ai visitatori e ai collaboratori. Lo ha detto Helmuth Köcher, “The Wine Hunter”, nel corso di un incontro all’hotel Terme in cui ha voluto ribadire la volontà di guardare avanti: «Non abbiamo voluto stravolgere l'evento che avrà il suo format tradizione e che per l'occasione avrà lo slogan "back to the roots", ritorno alle origini. Vogliamo rimanere fedeli a noi stessi nel pieno rispetto della salute e della sicurezza di tutte le persone coinvolte».

Sarà un WineFestival che, per forza di cose, porterà un indotto minore che nel passato: si calcola il 50 per cento in meno. Ma il messaggio è forte: Merano - con riferimento esplicito anche all’organizzazione del Gran Premio all’ippodromo in programma oggi - e la manifestazione sono pronte alla sfida, e in questo contesto (vari altri eventi di settore sono stati annullati) il ritorno di immagine è forte. Köcher ha aggiunto che «sarà presente un centro medico con l’impegno della security (la stessa che ha curato la Biennale di Venezia) con l’organizzazione che è stata studiata nel dettaglio per dare la garanzia del rispetto dei protocolli. I ticket vengono venuti esclusivamente online, evitando così assembramenti e ottenendo la tracciabilità di ogni biglietto. All’ingresso verrà misurata la temperatura e negli spostamenti fra gli ambienti e fra i banchi dei produttori bisognerà indossare le mascherine». Le vie di accesso e di uscita di produttori, visitatori e collaboratori saranno separate. Per misurare le capienze, e dunque permettere distanziamenti interpersonali adeguati, sono stati calcolati 5 metri quadrati di superficie a persona. All’interno del Kurhaus c'è dunque posto per 500 persone. Ci sarà una specifica capienza per ogni sala, regolata agli accessi delle stesse. «A tutti i produttori - ha aggiunto Koecher- ho consigliato di sottoporsi ad un test Covit nel loro luogo di provenienza. In alternativa offriremo loro la possibilità di effettuare un tampone rapido qui in città. Anche i collaboratori verranno sottoposti a questo tipo di esame». A differenza di quanto avveniva in passato, il Kurhaus e la tensostruttura sul Lungopassirio che ospita la Gourmet Arena non saranno collegati. In tutte le location gli ingressi potranno essere contigentati. Con il ticket il visitatore potrà scegliere se accedere al Kursaal al mattino e alla GourmetArena e all'hotel Terme nel pomeriggio oppure viceversa. Fra le 13.30 e le 14.30 la manifestazione verrà sospesa per consentire la sanificazione degli ambienti.

La sicurezza è insomma l'obiettivo principale. Con una formula nuova del Winefestival digitale: sarà consentito a tutto il mondo di seguire in rete, chattando in diretta con gli espositori tramite Telegram e vedere così i loro prodotti potendoli anche acquistare. Gli elogi a Köcher e al suo staff organizzativo sono stati fatti l'altra mattina dal sindaco Paul Rösch e da Ingrid Hofer, presidente dall'azienda di soggiorno, che hanno evidenziato come «le disposizioni in materia di sicurezza dimostrano come sia stato curato ogni dettaglio per garantire la sicurezza e per valorizzare l’eccellenza dei vini e dei prodotti gastronomici che hanno sempre fatto da specchio l’impegno e la qualità nell’opera dietro le quinte, fattori che hanno contribuito a scrivere la storia dell’evento food&wine più glamour al mondo».













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