Alle radici del sogno di Olivetti 

Bolzano, oggi al Cristallo lo spettacolo firmato da Gabriele Vacis e Laura Curino



BOLZANO. Camillo Olivetti è un mito dell’industria italiana, un industriale lungimirante che ha fatto storia con la sua visione umana della fabbrica e con progetti che erano così “avanti” nel mondo dell’industria da essere diventati pura utopia o quasi. Su questo personaggio, la cui storia basterebbe ad affascinare grandi e piccoli, c’è chi ha lavorato a livello teatrale creando un personaggio tutto da raccontare: il regista Gabriele Vacis e l’attrice Laura Curino da vent’anni fanno crescere il loro lavoro portandolo in giro per i teatri italiani ed ora fanno tappa a Bolzano: questa sera 9 novembre alle 21 al Teatro Cristallo di Bolzano nella rassegna “In scena” curata dallo Stabile, Laura Curino sarà protagonista dello spettacolo “Camillo Olivetti. Alle Radici di un sogno”, un testo dedicato al padre di Adriano, scritto dalla stessa Curino a quattro mani con Gabriele Vacis, il quale dello spettacolo cura anche la regia. L’appuntamento è inserito anche all’ interno de “Le vie del sacro”, un percorso culturale dove per questa stagione è stato programmato un “trittico” di appuntamenti dedicati ad Olivetti, uno degli imprenditori più visionari e illuminati dell’Italia del Dopoguerra, inventore del personal computer ai tempi in cui Ivrea era considerata la Silicon Valley italiana. In scena viene raccontata la storia di Camillo, il pioniere, l’inventore, l’anticonformista capriccioso e geniale che fonda, agli inizi del Novecento, la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere. Con l’aiuto di biografie, interviste, testi letterari (indispensabile è stata l’arguta descrizione che di lui fa Natalia Ginzburg in Lessico Familiare) la Curino e Gabriele Vacis ne hanno ricostruito la vita, le figure che gli ruotano attorno, l’ambiente e le imprese. Le voci narranti sono state poi affidate a due personaggi fondamentali della sua storia: la madre, Elvira Sacerdoti, e la moglie, Luisa Revel. Queste due donne, provenienti entrambe da una cultura di minoranza (ebrea la prima, valdese la seconda) sono state le protagoniste silenziose della formazione e della realizzazione del sogno olivettiano. «È sembrato giusto - afferma la Curino - riportare la loro voce in primo piano, paradigma delle tante voci femminili che in quegli anni hanno costruito nell’ombra. Lo spettacolo è il racconto epico di un’avventura, e in quanto tale avvincente, pieno di colpi di scena, di prove da superare, di lotte, di amori, di eroi. La cosa più straordinaria è che è...tutto vero». Ivrea, dal 1° luglio di quest’ anno è il 54° sito italiano considerato Patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco come città industriale del XX Secolo, grazie proprio alla fabbrica degli Olivetti. Il biglietto è di 15 euro (prezzo intero), 12 euro (ridotto con Cristallo Card), 10 euro (Cristallo Card young). È possibile acquistare i biglietti per questo spettacolo e gli altri della rassegna “In Scena” dal martedì al venerdì dalle 17 alle 19 – e il giovedì anche dalle 10 alle 12 - alla cassa del Cristallo. I biglietti si possono acquistare anche online all’ indirizzo www.teatrocristallo.it/biglietti. Per maggiori informazioni sullo spettacolo si può telefonare al Teatro Cristallo, tel. 0471 067822 o mandare una mail a prenotazioni@teatrocristallo.it. (f.z.)















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