Bolzano: inaugurato l'anno accademico all'università della terza età Upad

In calendario approfondimenti su vari temi e c’è anche la nuova aula informatica


Martina Capovin


BOLZANO. E' stato inaugurato l'altro pomeriggio il nuovo anno accademico dell'università della terza età dell'Upad, il ventinovesimo della lunga serie proposta dal principale centro di educazione permanente e di attività sociali e culturali del mondo altoatesino italiano. Alla presenza numerose personalità della politica locale ma soprattutto di numerosi iscritti, è stato presentato il programma di conferenze - dibattito che costituiscono il "piano di studi" e tratteranno le tematiche più varie: si va dall'economia all'evoluzione e dilemma sul nucleare, dall'attualità politico - economica alla letteratura, reportage di viaggio e tanto altro. Sempre più numerosi gli iscritti ai corsi, con una stragrande maggioranza (l'82%) di donne e per questo, ha raccomandato ironicamento il presidente della Fondazione Upad, Edoardo Mori, accompagnato nelle presentazioni dal fondatore e coordinatore, Gaetano Gambara, «è il caso che le gentili signore comincino a costringere mariti e amici ad iscriversi, poiché questa minoranza maschile comincia a stare stretta...».  Novità di quest'anno accademico di quella che è una delle principali "strade d'incontro" per anziani sempre più attivi, novità dicevamo è stata una splendida aula di informatica con arredi nuovi di zecca e ottimizzati per utilizzare gli spazi al meglio. A tagliare il nastro di questo nuovo spazio dell'Upad sono stati insieme l'assessore comunale Mauro Randi e l'assessore provinciale Roberto Bizzo, che ha spiegato l'importanza di una tale aula, interamente dedicata all'informatica. «E' importante - queste le sue parole - che l'alfabetizzazione informatica raggiunga anche chi non ha potuto imparare a usare un computer durante gli anni di formazione scolastica o professionale. Ormai l'informatica è radicata nella vita di tutti noi, e tutti devono sapere come utilizzare un computer, o internet».

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