Con la Haydn a tempo di valzer verso Capodanno

Nel 1890 un sondaggio d'opinione rivelò che i personaggi più celebri in Europa erano, nell'ordine, la Regina Vittoria, Bismarck e Johann Strauss junior, l'esponente di spicco della più famosa...



Nel 1890 un sondaggio d'opinione rivelò che i personaggi più celebri in Europa erano, nell'ordine, la Regina Vittoria, Bismarck e Johann Strauss junior, l'esponente di spicco della più famosa famiglia di valzeristi viennesi. Quella degli Strauss fu un’ autentica dinastia: dopo il 1848, crollato il mito dell'"Austria felix", fu il momento della travolgente ascesa di Johann junior - nel giudizio di Richard Wagner, "la mente più musicale d'Europa" -, poi affiancato da Josef e da Eduard che, all'alba del nuovo secolo, mise in liquidazione l'impresa di famiglia: oltre 500 titoli in catalogo e 200 dipendenti.

Ma il successo degli Strauss continua ancora oggi sulle note delle loro opere, per una grande platea di appassionati.Si rinnova la tradizione del concerto di Capodanno, indissolubilmente legata a Vienna e alla sua musica da ballo, soprattutto al valzer, quel celebre ritmo in tre quarti che da sempre è abbinato alla dinastia degli Strauss. Sulle note dei capolavori della celebre famiglia di compositori viennesi l’Orchestra Haydn brinda all’anno nuovo con i tradizionali appuntamenti sinfonici di Fine Anno e Capodanno che sono diretti dall’austriaco Erich Polz a cui si è affiancata la soprano Romana Amerling.

Mandato già in archivio il concerto inaugurale di Rovereto, l’ Orchestra regionale prosegue nella propria tournée di Capodanno. Questa serà farà tappa a Dobbiaco (Sala Mahler, ore 20.30) e poi sarà la volta di Trento (domenica 31 dicembre, Auditorium, ore 18.30), Merano (lunedì 1 gennaio, Kursaal, ore 17), Bolzano (martedì 2 gennaio, Auditorium, ore 20), Cavalese (mercoledì 3 gennaio, Palafiemme, ore 21), Pinzolo (giovedì 4 gennaio, Paladolomiti, ore 20.30) e Bressanone (venerdì 5 gennaio, Forum, ore 20). In programma pagine di Johann Strauss jr., Josef Strauss, Eduard Strauss, Joseph Lanner e Robert Stolz.













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