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Graziano Facchini, l’italiano che spopola cantando lo Schlager 

«Ho iniziato a studiare pianoforte e canto, ho fatto tanta gavetta fino al 2004, anno in cui ho conosciuto il produttore Luis Stuflesser che mi ha instradato verso lo Schlager e da lì il decollo»


Amelia Liverani


BOLZANO. Italiano con grande successo in Germania, cantautore, compositore, editore, produttore il bolzanino Graziano Facchini, uno dei pochi di lingua italiana a cimentarsi nello Schlager tedesco, dove utilizza lo pseudonimo Graziano. Per lui la musica è un’opportunità che va intrapresa con lucidità. Inizia da piccolo con lo Zecchino d’oro, poi con gli amici d’infanzia, ma esplode nel 2007 con l’uscita del suo primo cd “Für alle Frauen” (Per tutte le donne) che conteneva, oltre alle canzoni cantate in tedesco, anche “Volare” e “O sole mio”, cantate in italiano. Un percorso, il suo, partito per gioco e portato avanti con tanta passione.

Lo vedremo in autunno, l’8 e il 9 ottobre a Maranza in Val Pusteria per festeggiare i 15 anni di carriera e per l’occasione verrà presentato il suo decimo cd. Graziano è cresciuto a Bolzano e ha studiato pianoforte e canto moderno presso l’istituto musicale Vivaldi di Bolzano.

Nel 2004 è stato scoperto dal produttore Luis Stuflesser (lo stesso di Oswald Sattler, Die Ladiner e Vincent & Fernando), che lo convinse a dedicarsi allo Schlager tedesco.

All'attività di cantante ha affiancato quella di autore: il maggior successo è il secondo posto al Grand Prix der Volksmusik 2006 conquistato da Vincent & Fernando (anche i vincitori erano altoatesini: Rudy Giovannini con Belsy ed il Coro Monti Pallidi) con la sua “Ich schenk dir Liebe”. Nel 2009 ha inciso un altro album, dal titolo “Romantica”, seguito da “Nie wieder einsam” nel 2011 e “Ein Traum für zwei” successivamente. Ha anche partecipato a importanti trasmissioni televisive in Germania, Austria, Svizzera, Olanda e Belgio.

Come ha fatto un cantante italiano di lingua italiana a diventare famoso cantando in tedesco in Germania?

È stato un caso, come spesso succede. Io cantavo e suonavo nei club, negli alberghi, ai matrimoni. Facevo sia cover, che pezzi miei. In un albergo di Ortisei c’era un famoso produttore altoatesino a cui sono piaciuto. Mi ha proposto di mandargli delle musiche, lui ci avrebbe messo i testi. Poi me le ha fatte anche cantare. All’inizio non è stato facile, anche perchè il mio tedesco era quello imparato a scuola. Ho fatto una prova, una specie di demo, registrato in casa con le mie tastiere, che poi è diventato un singolo. Molte importanti radio tedesche hanno cominciato a metterlo in onda, e da lì è partito tutto.

Come si è appassionato alla musica? C’è un motivo particolare per cui ha scelto proprio questo settore?

La musica ce l’ho nel sangue, ho fatto dei passi importanti molto presto nella mia vita. Sono andato via di casa a a 18 anni, mi sono sposato a 23 anni e nel frattempo avevo accantonato l’idea di dedicarmi alla musica in modo professionale, ma solo per divertirmi. La vita però mi ha dato una seconda chance che ho preso al volo.

Con quali studi e maestri si è formato?

Ho iniziato a studiare pianoforte e canto, ho fatto tanta gavetta nei miei live fino al 2004, anno in cui ho conosciuto il produttore Luis Stuflesser che mi ha instradato verso lo Schlager.

Ma che cos’è lo Schlager?

E’ uno stile di musica popolare tipicamente tedesca che comunque è molto popolare in gran parte dell’Europa accompagnata da ritmi accattivanti abbinata a testi semplici, spensierati e spesso molto sentimentali.

Quando ha capito che la musica sarebbe diventata il suo mestiere?

Da subito, immediatamente nelle mie esibizioni sia televisive che live ho avuto un ottimo riscontro con il pubblico e grazie alle enormi emozioni che mi regalava ho capito che dovevo andare avanti.

Quale genere musicale sente più affine? E perchè?

Io sono figlio del pop italiano, la prima canzone che mi ha fatto impazzire è: “Ti amo” di Umberto Tozzi, poi c’è Renato Zero, Eros Ramazzotti etc..

Secondo lei com’è dovuto il suo successo?

Io credo di essere riuscito ad abbinare la mentalità musicale tedesca a quella italiana. Ho portato avanti un lavoro di ricerca delle armonizzazioni musicali tedesche nella strofa e italiane nel ritornello, o viceversa.

A quali progetti sta lavorando attualmente? Ci sono novità in preparazione o prossime esibizioni?

Sto lavorando sul nuovo cd, a inizio ottobre verrà presentato non solo il mio decimo cd, ma sarà un cd di svolta che dopo tanti anni avrà una vena un po’ più pop.

Il sogno per il futuro?

Continuare a fare quello che sto facendo, perchè sono felice così.

Qual’ è la sua canzone preferita?

Unchained melody

Graziano, qual è la sua fonte d’ispirazione?

Amo scrivere canzoni e penso di avere un istinto musicale.

Cosa ha fatto in questi due anni oltre alla musica?

Ho giocato tanto a tennis, un altro sogno nel cassetto realizzato.

Ma alle sue figlie Roberta e Beatrice piace la sua musica?

Beh logicamente come tutti i giovani hanno un'altra musica , però devo ammettere che apprezzano quello che faccio e da papà ho avuto la soddisfazione di incidere insieme a loro una canzone che è andata su ARD, il primo canale tedesco.













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