PARMA. L’installazione in legno Echinoidea, progettata da GG-loop e realizzata da Rubner Haus, è entrata a far parte della collezione di opere d’arte di Barilla. All’evento inaugurale nel giardino della sede centrale di Barilla ha preso parte Peter Rubner, presidente del Gruppo Rubner, oltre a Martin Oberhofer, ceo di Rubner Haus e Paolo Barilla, vicepresidente del Gruppo Barilla.

Si tratta di un'interpretazione di uno spazio organico la cui funzione è quella di un riparo arcaico, di un guscio modulare in legno che offre ai visitatori un'esperienza avvolgente e una nuova prospettiva sul verde circostante. Ma più di ogni altra cosa Echinoidea vuol essere il manifesto di una forma dell’abitare che ricerca nell’armonia con la natura i canoni di un’architettura a emissioni zero.

“Siamo felici di accogliere nei giardini della nostra azienda l’installazione artistica Echinoidea e di metterla a disposizione di tutte le nostre persone”, ha dichiarato Paolo Barilla, vicepresidente del Gruppo Barilla. “Da sempre Barilla unisce l’arte e la fantasia al saper fare e alla gioia del cibo per una vita migliore. Con Echinoidea le persone Barilla potranno godere di un’esperienza ineguagliabile in cui natura e bellezza si incontrano all’insegna della sostenibilità”.

Per Peter Rubner, presidente del Gruppo Rubner, si conclude un percorso concettuale: "Così come le aziende del Gruppo Barilla utilizzano materie prime naturali per far rivivere le tradizioni culinarie italiane, così le aziende del Gruppo Rubner utilizzano il legno come materiale da costruzione naturale per creare costruzioni e spazi abitativi unici".

"Secondo la nostra concezione di sostenibilità, il riuso e l'efficienza delle risorse sono fattori decisivi sia per le generazioni presenti che per quelle future", sottolinea Martin Oberhofer, amministratore delegato di Rubner Haus. "L'installazione in questi giardini, dopo che l'opera ha svolto la sua funzione durante il Fuorisalone 2022 a Milano, rientra nel concetto di economia circolare, che estende il ciclo di vita dell'opera attraverso il riutilizzo, creando così nuovo valore”.