Sanatori e servizi a Merano nel passaggio del Sudtirolo all’Italia

Merano. C'è stato lo scrittore Franz Kafka a Merano, cento anni fa, nell'aprile del 1920. Una visita durata diverse settimane, a cavallo d'un periodo di forte transizione per la città. “La città di...



Merano. C'è stato lo scrittore Franz Kafka a Merano, cento anni fa, nell'aprile del 1920. Una visita durata diverse settimane, a cavallo d'un periodo di forte transizione per la città. “La città di cura negli anni di transizione”, inaugurata ieri presso l'Accademia di Studi Italo-Tedeschi è una mostra temporanea aperta fino al 13 settembre che attinge oggetti dell'epoca da due collezioni private, proprio nel periodo che precedette e seguì la visita dell'autore de La Metamorfosi in città. La mostra si concentra sulle vicende cittadine tra il 1918 e il 1922, fuoriuscendo spesso da questi limiti, soprattutto per ricostruire la storia dei sanatori a Merano, visto che lo scrittore ceco fu ospite proprio di una di queste strutture nel corso del suo soggiorno meranese. Karlheinz Gutmann e Diego De Gennaro hanno messo a disposizione interessanti materiali del periodo di passaggio del Sudtirolo all’Italia.

A partire da queste due raccolte, la ricerca spazia appunto dalla vita sociale nei sanatori a uno degli avvenimenti meno visitati dalla storia, ovvero, la trasformazione del servizio postale tra l'Impero Austro-Ungarico e il Regno d'Italia. Era la “Hilfspost”, ovvero la Posta ausiliaria attivata dalle autorità italiane ancor prima della firma ufficiale dell'armistizio. Tutto su pressione delle autorità locali, preoccupate che il caos di quell'ottobre del 1918 potesse causare il mancato approvvigionamento di alimentari e del servizio di posta, fondamentale in una situazione post bellica dove le persone avevano necessità di comunicare con i loro cari sparsi per l'Europa. Servizio ancora più importante per una città che aveva fatto del multiculturalismo e dell'accoglienza il suo biglietto da visita e che nel 1918 registrava la presenza di molti cittadini stranieri. La“Posta ausiliaria” fu un meccanismo ideato proprio a Merano. In mostra, dal giovedì alla domenica, alcuni di questi francobolli unici nel loro genere. Ma anche giornali, cartoline e brochure dell'epoca che riflettono la confusione culturale di quei momenti con documenti scritti mezzo in italiano e mezzo in tedesco. In un tempo molto breve Merano si è dovuta adattare a un contesto culturale mutato e Giorgia Lazzaretto, curatrice della mostra, è riuscita a restituire il fascino e il clima di questo momento fondamentale per la storia cittadina. J.M.















Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità