Sanremo dà appuntamento al 2 marzo

Milano. «Noi stiamo lavorando per il 2 marzo, per me la data deve essere dal 2 al 6 marzo, dobbiamo essere in grado di dare al pubblico un Festival assolutamente con tutte le regole sanitarie, perché...



Milano. «Noi stiamo lavorando per il 2 marzo, per me la data deve essere dal 2 al 6 marzo, dobbiamo essere in grado di dare al pubblico un Festival assolutamente con tutte le regole sanitarie, perché la salute è la cosa più importante e nessuno deve essere messo a rischio, ma dobbiamo lavorare tutti insieme, con la Rai, con i tecnici, affinché tutti siano in sicurezza ma il festival sia il più normale possibile». Ad affermarlo Amadeus, direttore artistico e conduttore di Sanremo 2021, ospite ieri di Rtl 102.5, rispondendo a una domanda sulle date del Festival. «Sanremo - ha ribadito - non si può fare senza pubblico, in un Ariston vuoto».

Sui personaggi della rassegna canora 2021. «Alessandra Amoroso ed Emma sono due artiste fantastiche e non è escluso che possano essere a Sanremo, anche se in questo momento non ne stiamo parlando - ha proseguito Amadeus -. Sarà un Sanremo comunque affollato di grandi artisti». Quanto ad Achille Lauro, presenza fissa nel cast del Festival, «proporrà cinque quadri artistici che faranno un percorso nella musica e nel tempo: in questi giorni ne stiamo parlando, ci sono cinque idee fortissime, momenti di vero e proprio spettacolo. È un artista veramente completo, mi piace molto», ha ribadito.

Per Sanremo 2021 si sta «realmente e seriamente lavorando» sull’idea di una nave come una sorta di 'bolla' per permettere a 500 persone di partecipare in presenza, all’Ariston, al Festival. «L'idea - ancora Amadeus - è creare una bolla per mettere in sicurezza 500 persone e consentire loro di potere essere presenti all’Ariston. Devono essere sempre le stesse, non avere contatti con nessuno, magari alcune di loro anche vaccinate, al di là dei tamponi quotidiani che faremo, ospiti su una nave bellissima su cui trascorrere una settimana di vacanza, portate a terra in pulmini di massimo venti persone e poi riportate sulla nave dopo la serata. È un’idea su cui stiamo seriamente e realmente lavorando, che ha suscitato curiosità in ogni parte del mondo, anche in America. Chiaramente - ha concluso - c'è un protocollo, non è una cosa semplice, ma si può fare».

Dopo quella trionfale dei Ricchi e Poveri a Sanremo 2020, ad Amadeus piacerebbe celebrare all’Ariston un’altra reunion. «Le reunion sono importanti - ha sottolineato il conduttore - perché appartengono alla storia della musica. Al pubblico dispiace quando i gruppi storici si separano. L’anno scorso ero a Sanremo per Sanremo Giovani, quando il manager dei Ricchi e Poveri mi accennò alla possibilità di una reunion. Lo bloccai sulle scale del Casinò e gli dissi: 'devo portarli a Sanremo'. Spero di portare a casa anche quest’anno qualcosa di simile, vediamo». Quanto alla possibilità che al Festival partecipino gli Abba, «magari ci fossero, appartengono alla categoria dei desideri. Ne ho anche altri di importanti, vediamo se concretizzeranno: del resto, i sogni son desideri».













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