Vanessa Roghi e lo specchio fantastico di Gianni Rodari

Bolzano. «Quello che io trovo incredibilmente importante nel lascito di Rodari è il discorso sul metodo. Rodari dice che per essere buoni intellettuali, maestri, esseri umani bisogna ragionare sul...



Bolzano. «Quello che io trovo incredibilmente importante nel lascito di Rodari è il discorso sul metodo. Rodari dice che per essere buoni intellettuali, maestri, esseri umani bisogna ragionare sul metodo. Le competenze, si direbbe oggi, il saper fare, il saper usare le cose che si sanno. E’ qualcosa che Rodari tiene sempre a mente: bisogna insegnare ai bambini e alle bambine a nuotare nell’oceano e non a svuotarne bicchiere per bicchiere tutto il contenuto. La conoscenza è infatti infinita come l’oceano». Vanessa Roghi è una delle storiche, documentariste e ricercatrici più profonde e impegnate in Italia (ha scritto di donne e preti, di Manzoni e Le Monnier, di diritto degli autori e della fatica di guadagnarsi da vivere con la scrittura. Ma il suo amore più grande è la storia della scuola). Il suo ultimo lavoro, “Lezioni di fantastica” (Laterza 2020) è dedicato al grande scrittore per bambini (ma non solo) di Omegna, nel centenario dalla nascita e a quarant’anni dalla morte.Oggi pomeriggio, 23 ottobre, alle ore 18, la Roghi chiuderà il percorso scelto quest’anno dal Cristallo per omaggiare Gianni Rodari, in un dialogo con l’insegnante bolzanina Francesca Califano, anche lei autrice di un libro su Rodari con l’Einaudi dal titolo “Lo specchio fantastico. Realismo e surrealismo nell’opera di Rodari”.Gianni Rodari è uno degli scrittori più tradotti in tutto il mondo, oggetto di culto in Russia come in Brasile. Tutti abbiamo letto o almeno sentito qualche sua filastrocca. Ma non ha soltanto inventato favole e filastrocche, ha fatto molto di più: ha inventato un nuovo modo di guardare il mondo e l'ha fatto rivolgendosi ai bambini e, usando gli strumenti della lingua, della parola e del gioco, ha portato l'elemento fantastico nel cuore della crescita democratica dell'Italia repubblicana. Il libro di Vanessa Roghi che presenta venerdì al Cristallo ricostruisce la vita di questo grande intellettuale a partire dai grandi insiemi che l'hanno riempita - la politica, il giornalismo, la passione educativa, la scrittura e la letteratura - con l'ambizione di raccontare un Gianni Rodari tutto intero, di sottrarlo allo stereotipo dello scrittore facile. Un uomo il cui gioco di invenzioni e parole, come ha scritto lui stesso, «pur restando un gioco, può coinvolgere il mondo».













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