bolzano

Alto Adige, la Cgil ha chiuso il 2016 con oltre 34 mila iscritti

Praticamente alla pari uomini e donne, gli attivi sono il 62 per cento del totale. Dopo le firme per i tre referendum, spazio ai temi locali: dai contratti al welfare



BOLZANO. Cancellare i voucher e abrogare sia le norme che impediscono il reintegro in caso di licenziamenti illegittimi, sia quelle che limitano la responsabilità solidale degli appalti. È quanto ha chiesto la Cgil nel 2016 nei tre quesiti referendari a sostegno della proposta di legge d’iniziativa popolare “Carta dei diritti universali del lavoro”. In Alto Adige, dopo la consultazione degli iscritti, sono state raccolte oltre 17 mila firme. Dopo il via libera della Cassazione, l’11 gennaio la Corte Costituzionale deciderà sull’ammissibilità dei quesiti referendari, quindi tutta l’organizzazione nei primi mesi del 2017 sarà impegnata per la riuscita della consultazione referendaria.

Il 2017 proseguirà anche con i rinnovi contrattuali, anche di secondo livello, per una redistribuzione più equa della ricchezza prodotta. La Cgil sarà impegnata in prima linea per uno stato sociale attento alle esigenze dei bisognosi, un sistema pensionistico pubblico solidale e che risponde anche alle aspettative dei giovani e una maggiore equità fiscale, a partire dalla lotta all’evasione. A livello locale per il sindacato va rivolta una particolare attenzione alla contrattazione sulla produttività (tassazione al 10%), alla sanità pubblica, al welfare locale e alle politiche sulla casa. «In linea più generale la Cgil/Agb conferma il proprio impegno anche su temi come la solidarietà, l’immigrazione e l’impegno civile. Oltre alle questioni di rappresentanza e di contrattazione la Cgil altoatesina proseguirà il suo lavoro di tutela individuale, cercando sempre di migliorare la qualità, professionalità e affidabilità dei suoi servizi, che, come si evince dai dati, hanno già raggiunto un buon livello», sottolinea il segretario altoatesino, Alfred Ebner.

Servizi. Ottimi i risultati in termini numerici per i servizi della Cgil-Agb. Nel 2016 gli Uffici vertenze del sindacato hanno aperto in tutto l’Alto Adige oltre 1.200 pratiche. Gli importi recuperati dai lavoratori, in seguito al lavoro del sindacato, sono di circa 2 milioni di euro. Più che positivo il 2016 anche per il Caaf, che si conferma il primo Caaf dell’Alto Adige per numero di modelli 730 con circa 32 mila dichiarazioni presentate; sono inoltre state elaborate circa 33 mila dichiarazioni Durp (con un incremento del 3,74% rispetto al 2015) e circa 4 mila modelli Isee (con un incremento del 27,54% rispetto al 2015). Il Caaf ha adeguato la certificazione di qualità a Iso 9001/2015 e ha inoltre certificato il servizio di formazione. Anche il Patronato Inca è in crescita: ha espletato oltre 45 mila pratiche, di queste circa il 40% si riferisce a prestazioni sociali erogate a livello locale.

Tesseramento. Il numero degli iscritti è sempre un metro di misura per un sindacato. La Cgil-Agb è soddisfatta di aver chiuso il 2016 con oltre 34 mila iscritti, quindi in aumento rispetto al 2015, con un rapporto molto equilibrato fra donne (51%) e uomini (49%). Gli iscritti attivi sono il 62% del totale, mentre gli iscritti stranieri sono il 22% dei lavoratori attivi.













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