Attività edilizia, congiuntura positiva dopo anni di crisi

Permessi per costruire in crescita, calo delle opere ultimate Si consolida un trend iniziato nel 2014 per le abitazioni


di Maurizio Dallago


BOLZANO. L’edilizia sembra aver toccato il fondo, con una leggera ripresa, anche se lenta. La conferma arriva dai dati Astat sull’attività edilizia in Alto Adige nel secondo semestre 2015, quando sono state ritirate concessioni edilizie per una cubatura totale di 1.402 mila m³, valore in calo rispetto allo stesso periodo del 2014 (-8,7%). In pratica, considerando però l’intero anno, il settore è stabile anche per quanto riguarda le opere ultimate. Il volume previsto per fabbricati residenziali ammonta a 522 mila m³ (-4,3%), il corrispettivo per fabbricati non residenziali è invece pari a 880 mila m³ (-11,1%). Il totale annuo complessivo del 2015 (2.981 mila m³) evidenzia tuttavia un incremento nei confronti dei valori registrati l’anno precedente, pari all’1,8%.

I dati relativi al 2015 sono da ritenersi provvisori ma con un buon livello di attendibilità, sostiene l’Astat. Le opere ultimate segnalano un leggero calo. La cubatura realizzata tra luglio e dicembre 2015 è infatti pari a 957 mila m³, con un decremento dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I fabbricati residenziali registrano 357 mila m³ portati a termine (-9,0%), i non residenziali 599 mila m³ (+5,6%). A livello annuo la diminuzione si attesta al 4,1%, da 2.043 mila m³ nel 2014 a 1.959 mila m³ nel 2015. A livello di trend storico, in sei anni la cubatura ultimata è scesa del 47,4% (da 3.727 mila m³ nel 2009 a 1.959 mila m³ nel 2015).

Il 2015 segna quindi un aumento dei permessi per costruire ritirati, grazie soprattutto ai dati del primo semestre per il settore residenziale (731 mila m³, a fronte di 590 mila m³ nello stesso periodo del 2014). Il secondo semestre, i cui valori sono tuttavia ancora provvisori, segnala invece una leggera diminuzione. Si consolida così la congiuntura positiva evidenziata già nel 2014, dopo i cali palesati dal 2011 al 2013, soprattutto per quanto concerne i fabbricati aventi uso abitativo. Tra le opere ultimate, i dati negativi dei permessi per costruire ritirati a inizio decennio, causano la flessione della cubatura effettivamente portata a termine ravvisata negli ultimi anni.













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