BOLZANO. Chiamarlo boom, forse, è troppo, ma sicuramente la nostra Provincia, d'intesa con l'A22 e lIt (l'Istituto per le tecnologie innovative) di Bolzano, ha superato a pieni voti i primi otto mesi di affitto a privati di queste vetture ad emissioni zero. A dare fiducia all'idrogeno, finora, sono state aziende (pubbliche e private) molto importanti, che hanno interesse a legare il loro marchio all'energia pulita. «Stiamo parlando di Despar, Loacker, Autostrada del Brennero - spiega Francesca Kaswalder - ma anche Eos, Alto Adige Marketing, Eurac, Sel, Fiera di Bolzano, Schwer Präzision, Foppa, Ergoplan». A fine aprile 2015, ovvero a 8 mesi dalla consegna delle rapine auto a idrogeno in Italia, l'IIT ha raccolto i primi dati proprio dai clienti che vengono considerati non a torto dei veri pionieri del settore. «I chilometri percorsi sono più di 100 mila, principalmente in Alto Adige grazie alle 10 vetture a disposizione. I rifornimenti effettuati ogni mese sono stati 60 presso il distributore realizzato a Bolzano Sud. Quattrocento riguardano solo le vetture, mentre gli autobus sono stati conteggiati a parte». L'autonomia con un pieno oscilla dai 400 ai 500 chilometri in base allo stile di guida, mentre sono più di 15 le tonnellate di CO2 risparmiate. I Suv, lo ricordiamo, emettono solamente vapore acqueo. L'auto a idrogeno, per molte aziende locali, sta diventando dunque anche una questione di stile, oltre che di rispetto per l'ambiente.

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