Auto: in regione solo il 4,09% è verde

Alto Adige e Trentino al 14esimo posto in Italia: tra metano, Gpl e vetture elettriche arriviamo a 23.766


di Massimiliano Bona


BOLZANO. La statistica è davvero impietosa con la nostra regione: il 95,91% del parco auto circolante non è verde e questo dato pone Alto Adige e Trentino al quattordicesimo posto in Italia, davanti solamente a Liguria, Sicilia, valle d’Aosta, Calabria, Sardegna e Friuli. Tutti gli altri sono decisamente più avanti di noi. I dati sono stati diffusi ieri dall’associazione nazionale rivenditori specializzati di pneumatici e sono quantomai dettagliati. Il parco di auto circolante in Trentino Alto Adige è composto da 580.968 mezzi dei quali 300.459 sono a benzina e 256.743 sono a gasolio.

I mezzi elettrici sono 32, quelli a metano 3.303 e quelli a Gpl 20431. La nostra regione, tra l’altro, con il 4,09 per cento di auto verdi è decisamente al di sotto della media nazionale, che si attesta sul 6,6%. Le auto non ecologiche in circolazione nel nostro Paese sono il 93,4% del parco circolante totale. Secondo un’elaborazione di Federpneus, realizzata sulla base di dati forniti dall’Aci, infatti, sono 34 milioni e 648 mila e 58 le auto a benzina o a gasolio che circolano in Italia, su un parco totale composto da 37 milioni 107 mila e 223 mezzi. Le auto ecologiche (ovvero quelle alimentate a metano, a gpl o elettriche) in circolazione sono 2 milioni 459 mila e 165, che corrispondono al 6,63 per cento del parco.

Se si considerano i dati regionali emerge che la regione in cui la percentuale di auto ecologiche è maggiore è l’Emilia Romagna (15,55 per cento), seguita da Marche (14,09 per cento) e Veneto (9,08 per cento). Dall’elaborazione fornita da Federpneus, sui dati messi a disposizione dall’Aci, si evince inoltre che le auto alimentate a gpl sono 1.776.255 (il 4,78% del parco circolante), quelle a metano sono 680.994 (l’1,84% delparco circolante) e quelle elettriche sono 1.916 (lo 0,01% del parco circolante).

Si tratta, come è evidente, di quote piuttosto marginali del parco circolante, che risulta ancora composto per la gran parte da auto alimentate in maniera tradizionale e quindi potenzialmente più inquinanti di quelle alimentate con carburanti alternativi. «Dal momento che appare improbabile che la percentuale di auto verdi possa crescere in maniera sostanziale a breve termine - spiegano gli autori della ricerca - è importante sapere che è possibile, tramite semplici accorgimenti, rendere il parco circolante più ecocompatibile. A questo proposito non tutti sanno che un ruolo fondamentale è giocato anche dai pneumatici. Di particolare importanza è il controllo della pressione. Una pressione dei pneumatici troppo bassa, infatti, provoca una maggiore resistenza al “rotolamento” che comporta un maggior consumo di carburante e il conseguente aumento delle emissioni».

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