Bolzano dovrà sborsare un milione per il Catullo

Il 10 agosto assemblea straordinaria degli azionisti dello scalo veneto. La Provincia detiene il 6,6%. La perdita in bilancio è stata di 26,6 milioni


di Orfeo Donatini


BOLZANO. L’assemblea ordinaria degli azionisti dell’Aeroporto Catullo di Verona Villafranca l’altra sera ha approvato il bilancio 2011 con il suo pesante deficit di 26,6 milioni di euro. Per far fronte alla situazione è stato deliberato un aumento del capitale sociale di 15 milioni di euro che gli azionisti dovranno sottoscrivere nell’ambito di un’assemblea straordinaria già convocata per il prossimo 10 agosto.

«Una perdita nota da tempo - ha ricordato il presidente Paolo Arena - imputabile per 10,8 milioni a poste straordinarie». Ma resta pur sempre un rosso di 15,8 milioni derivante dalla gestione ordinaria ed è sul riordino di queste voci che si concentra il nuovo piano industriale che ha ottenuto il via libera dell'82% dei soci, compresa le Province di Trento e di Bolzano che, rispettivamente con il 19,2% ed il 6,6% del capitale, sono fra i maggiori azionisti dello scalo veneto.

Ora si prospetta una ristrutturazione complessiva che toccherà anche gli organici oggi di circa 500 dipendenti, 150 dei quali giudicati in esubero. Sin qui si tratta di operazioni ordinarie. La scelta strategica, invece, riguarda la decisione di specializzare, più di quanto si sia fatto sinora, il Catullo di Villafranca per il traffico passeggeri ed il D'Annunzio di Montichiari (controllato dalla società del Catullo) per il traffico merci, definendo così il quadro delle possibili collaborazioni con altri scali dell'area lombarda, il bergamasco Orio al Serio anzitutto. Una prospettiva solida dal punto di vista industriale, ma che per realizzarsi ha bisogno della concessione trentennale, senza la quale l'attività dello scalo bresciano resta, nei fatti, congelata. Se l'autorizzazione governativa verrà data entro l'anno - le speranze che ciò avvenga sarebbero fondate, s'è detto in assemblea - il piano di salvataggio ingranerebbe la marcia giusta ed il pareggio del bilancio, questo l'obiettivo dichiarato, potrebbe realizzarsi entro il 2015. Un’operazione complessa insomma che una cosa chiara tuttavia la registra: la Provincia di Bolzano per partecipare alla ricapitalizzazione della società dovrà sborsare circa un milione di euro. Resta invece l'incognita di quel 18% di azionisti che ieri si sono astenuti sul bilancio e sul piano industriale: approveranno l'aumento e, sopratutto, sottoscriveranno le quote? Diversamente do vranno essere gli altri soci a compensare le quote mancanti. Insomma di certo a volare per ora sono solo i costi.

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